lunedì 30 agosto 2010

Doti paranormali

Sono in ufficio pronto a brasare la configurazione di un router Cisco quando squilla il telefono.

Io: Buongiorno, sono [io] di [nome ditta].
utOnta: Ciao, sono [utOnta].
Io: Dimmi.
utOnta: Abbiamo dei problemi ad accedere al server.
Io: Quale server?

Silenzio...

Io: Avete quattro server nell'azienda. Il problema a cosa e' legato? Mail? Ftp? Sito web? Altro?
utOnta: Alla reportistica.
Io: Perfetto, peccato che non sappia dove si trova la reportistica. A quale unita' di rete ti colleghi?
utOnta: Unita'?
Io: Che lettera?
utOnta: Ah, la "P".
Io: Attimo che mi collego sia al tuo pc che al server.

Poi, mentre mi sto connettendo, mi viene un dubbio.

Io: Senti ma anche i tuoi colleghi hanno problemi visto che hai usato il plurale?
utOnta: Credo di si.

"Credo" non mi piace per niente.

Io: Credo?
utOnta: Beh non gliel'ho chiesto, ma so che hanno avuto problemi.

Ah ecco, meno male che ho l'utOnta con i poteri paranormali. Dopo aver stabilito la connessione scopro che tutto funziona correttamente senza il minimo difetto. Provvedo quindi a dare qualche breve spiegazione.

Io: Se capita una volta che per qualche secondo non si riesce ad accedere a un server puo' anche essere normale. Un intasamento della LAN o del server puo' capitare. Se succede una volta sola io non ci farei caso piu' di tanto (penso) cosi' magari eviti di rompere gli attributi ai tecnici.
utOnta: Ok, grazie.
Io: Prego.

Chissa', magari vedro' utOnta fra qualche anno che cerca di sfruttare le sue doti paranormali per capire chi dei suoi colleghi ha un virus sul pc.

venerdì 27 agosto 2010

La password impossibile

Oggi e' stata letteralmente una giornata assurda a livello di interventi. Meno male che e' finita con un sorriso o, meglio, con una risata. Una GROSSA e LUNGA risata. Ma andiamo con ordine.

Ore 9 circa...

Boss viene alla mia scrivania e mi dice di contattare un'utOnta perche' lamenta dei problemi alla posta elettronica. Appena se ne va, alzo la cornetta e compongo il numero.

utOnta: Si?
Io: Ciao, sono [io] di [nome ditta]. Mi hanno detto che hai problemi con la posta.
utOnta: Si. Non funziona ne' quando la scarico ne' quando la invio.
Io: Ti spiacerebbe dir...
utOnta: Non funziona ne' quando la scarico ne' quando la invio ti ho detto.
Io: Si, ok ma ti spiacerebbe dirmi esatt...
utOnta: Non funziona ne' quando la scarico ne' quando la invio ti ho detto!
Io: (penso) [parole molto poco carine rivolte a lei e ai suoi parenti stretti] (dico) Questo l'ho capito. Mi potresti dire almeno se ti restituisce qualche messaggio di errore?
utOnta: Che non riesce a contattare il server.
Io: (penso) Alleluja!!! (dico) Ok, mi collego un attimo e vedo.

Cosi' faccio e scopro (purtroppo) che l'utOnta ha detto la verita'. Visto che, verso la fine della mattinata, devo recarmi proprio negli uffici di utOnta, le comunico che interverro' manualmente appena saro' in sede. Passano un paio di ore e mi reco dal cliente in questione. Una volta appoggiato tutto il mio armamentario, mi dirigo verso la scrivania di utOnta ma dopo alcune prove scopro che:
  1. Internet e LAN funzionano benissimo;
  2. Il server di posta non ha problemi di nessun tipo;
  3. Solo la posta elettronica continua a non funzionare.
Procedo quindi a un veloce "terzo grado" all'utOnta.

Io: E' successo qualcosa ultimamente di cui non sono a conoscenza?
utOnta: Tipo?
Io: Qualunque cosa fuori dall'ordinario successa dall'ultima volta che mi hai visto.
utOnta: A parte quegli elettricisti della scorsa settimana niente.

Ucci ucci...

Io: Elettricisti? E cos'hanno fatto?
utOnta: Hanno solo (notare "solo") fatto degli interventi alle prese elettriche dell'ufficio mio e di quello accanto.

Verifica veloce e scopro, guarda a caso, che gli elettricisti hanno collegato il cavo LAN in quello dei telefoni VoIP. Posso gia' immaginare la scena fra i due scienziati dopo aver ripristinato la connessione.

Elettricista1: Prova a vedere se internet funziona
Elettricista2: Ok, il mio sito porno preferito va.
Elettricista1: Perfetto.

Ovviamente verificare la posta elettronica era troppo brutto. Comunque un cambio di presa dopo tutto torna a funzionare come dovrebbe. E' tempo di chiudere qualche ticket.

Ticket1: Un utOnto della stessa azienda lamenta dei problemi alla stampante.
Mi reco nel suo ufficio e dopo un rapido controllo attacco il cavo di rete della suddetta stampante che penzolava inerte lungo il muro. Tutto torna magicamente a funzionare.

Ticket2: Un'utOnta lamenta problemi di invio della posta.
Io: Hai riavviato il pc?
utOnta: Ehm...
Dopo il riavvio tutto torna magicamente a funzionare.
Chiusi anche questi due eccezionali e faticosissimi ticket, torno in ufficio dove mi aspetta Boss con un sorriso.

Boss: Appena hai un attimo chiama [utOnto] di [altro cliente]. Fatti dare la password del suo pc, digli che devi fare un intervento e, mi raccomando, fagli presente che lo deve accendere.
Io: In che senso "mi raccomando"? Non e' ovvio?
Boss: (sorridendo malignamente) evidentemente non conosci [utOnto]. Diciamo che per lui un computer e' un oggetto che serve per appoggiare portafogli ed altri oggetti.
Io: Ok, conoscenza informatica a mille insomma.
Boss: Esattamente.

Conscio dei limiti mentali della persona in questione, provvedo a comporre il numero di telefono dell'azienda.

Centralinista: Buongiorno [nome ditta].
Io: Ciao, sono [io] di [nome ditta]. Posso parlare con [utOnto]?
Cen: E' appena uscito, ti posso passare qualcun altro?
Io: Umh... tu riesci ad accendere il pc di utOnto?
Cen: No, assolutamente.
Io: Immaginavo. Passami [utOnto2].

Due secondi dopo...

utOnto2: Si?
Io: Ciao, sono [io] di [nome ditta], potresti accendermi il pc di [utOnto]?
utOnto2: Ok vado subito.

Un minuto dopo ho il pc acceso e funzionante ora, pero', ho il problema della dannata password. Non sapendo come muovermi (so che le password le ha il presidente dell'azienda ma non so se io, misero tecnico, ho il potere di colloquiare con il suddetto individuo) domando al Boss.

Io: Mi manca la password perche' utOnto e' uscito, posso chiederla a [presidente]?
Boss: Si, tanto la chiede sempre anche utOnto.
Io: In che senso scusa?
Boss: Non ricorda mai la sua password e ogni volta che accende il pc, e fortunatamente in sede c'e' una o due volte al mese, la domanda.
Io: Scriverla fa brutto?
Boss: Non chiederlo a me.

Richiamo l'azienda e mi faccio passare il presidente.

Io: Salve, sono [io] di [nome ditta]. Avrei bisogno di effettuare un intervento sul pc di [utOnto] ma e' gia' uscito e mi servirebbe la password per poter accedere.
Presidente: (sghignazzando) Ehm... hai carta e penna?
Io: (penso) Perche' sghignazzi? (dico) Si, mi dica.
Presidente: 12345678, dovrebbe essere questa.
Io: (cercando di non ridere ma molto, molto a fatica) Ok, grazie.

Appena ho buttato giu' sono esploso in una risata colossale. I colleghi e il Boss mi hanno guardato strano poi, appena spiegato il perche', sono esplosi anche loro.
Per capirci: questo tizio non solo pensa che i pc siano pezzi di plastica utili come portaoggetti, non solo ogni volta che accende il pc deve domandare la sua password, ma questa password e' 12345678 e non vi sto prendendo in giro. E' VERAMENTE 12345678!
Bello quando le giornate finiscono cosi', avevo le lacrime agli occhi. :)

mercoledì 25 agosto 2010

Anderscorr

Gabville -> Originale.
Sto arrivando al limite della sintesi. :)


lunedì 23 agosto 2010

Pensare prima di scrivere?

Sono in azienda che mi sto trastullando con un simpatico software per la verifica degli accessi degli utenti in un dominio con Active Directory (da sbellicarsi dalle risate insomma) quando mi arriva un simpatico quanto enigmatico ticket.

Ticket:
NON RIESCO A LEGGERE E AD INVIARE E MAIL.
LA SESSIONE RIESCO AD APRIRLA.


La sessione terminal? La sessione sul pc? La sessione celebrale? Non sapendo a quale l'utOnta in questione si riferisce (io punterei sulla terza ipotesi) decido che e' il caso di chiamarla. Contatto la centralinista che mi rimanda all'interno ma quando prendono la linea dall'altra parte sento solo il silenzio.

Io: Pronto?
Amica utOnta: (gridando verso utOnta e assordandomi) Ehi! C'e' qua' quello dei computer!

Io resto in attesa massaggiandomi l'orecchio nel tentativo di recuperare l'udito e dopo un po' utOnta arriva a portata di ascolto.

utOnta: Che c'e'?
Au: (gridando come se utOnta fosse ancora lontana) C'e' quello dei computer!
utOnta: Che ti gridi! Passa... si?
Io: Ciao, sono [io] di [nome ditta]. Ti ho chiamato per quel ticket che hai aperto.
utOnta: Ah si.
Io: Spiega bene cos'e' che succede.
utOnta: Non vedo piu' la posta precedente al primo novembre 2009.
Io: (penso) E che cavolo c'entra con quello che hai scritto nel ticket??? (dico) Ok, ora verifico e ti faccio sapere.

Cosi' mi metto al lavoro e, dopo aver aperto Outlook noto con piacere (si fa per dire) che le mail ci sono tutte dal 2007 in avanti. Poi, vuoi per caso vuoi perche' ci sono gia' passato, noto che la cartella principale di Outlook non e' espansa e procedo a cliccare il "+" facendo apparire magicamente l'albero delle directory. In cuor mio spero che non sia quello ma si sa che chi visse sperando...
Richiamo l'utOnta.

Io: Senti ho verificato ma le mail ci sono tutte, dal primo gennaio 2007 in avanti.
utOnta: No, non hai capito.

A questo punto deve aver guardato il monitor perche' all'improvviso...

utOnta: Ecco! Ora ci sono tutte le cartelle! Grazie!

O utOnta fuma roba buonissima, nel qual caso gradirei averne un po', oppure beve la benzina verde perche' altrimenti non si spiega come un'essere umano possa cambiare tre versioni del problema nel giro di 10 minuti senza neanche rendersene conto.

venerdì 20 agosto 2010

Ah, ecco, ora non lo fa piu'

Simpatico il ticket che mi e' arrivato oggi e simpatico anche l'utOnto che l'ha inviato ma ci va una piccola premessa: Uno dei colleghi che segue [cliente] e' a casa malato e visto che non si possono lasciare troppo in sospeso alcuni ticket ("non posso piu' andare nei miei siti porno preferiti perche' non funziona piu' internet" e simili) bisogna che qualcuno, cioe' io, li risolva.

Boss: Prendi in carico ticket1 e ticket2 che sono dello stesso utente e vedi se capisci cos'ha fatto.

Cosi', armato di santa pazienza, apro i due ticket.

Ticket1, nome in codice "Allegati":
Mi e' capitato diverse volte di spedire mail con piu' di un allegato e che queste arrivino con un solo allegato perdendo gli altri. In posta inviata, nell'ultimo caso, la mail ha un solo allegato, ma sono sicurissimo che in fase di invio ce ne fossero di piu'..

Ticket2, nome in codice "Internet alla prima non si apre":
Ogni volta che apro internet explorer, appare pagina bianca al primo tentativo. Se, poi, la aggiorno tutto torna alla normalita'.

Ok, prima di sbattere la testa in problemi inesistenti contatto l'utOnto e chiedo il permesso di accedere al suo pc da remoto. Taglio i saluti.

Io: Ti chiamo per il ticket che hai aperto, anzi, i due ticket.
utOnto: Si, per il discorso di internet explorer...

Io, nel frattempo, lancio il browser che, magicamente, fa apparire l'homepage di Google.

Io: Si?
utOnto: Ah, ecco, ora non lo fa piu'. Strano.
Io: Si, davvero strano. Per il secondo ticket invece?
utOnto: E' come ho scritto e...

Io, nel frattempo, apro il programma di posta, cerco la mail incriminata e ci vedo solo un allegato.

Io: Si?
utOnto: Io sono sicuro di averne allegati almeno tre di files.
Io: Sicuro?
utOnto: Beh, dai, abbastanza.

Continuando la ricerca vedo che dieci minuti piu' tardi e' partita un'altra mail, questa volta con tre allegati.

Io: Sicuro sicuro?
utOnto: Magari e' il server.
Io: (penso) O magari gli alieni o i servizi segreti oppure AlQaeda, ma piu' probabilmente e' l'assenza di intelligenza (dico) Ne dubito.
utOnto: Come si puo' sistemare?
Io: (penso) Colpendoti con un oggetto grosso ed estremamente pesante? (dico) Ora faccio due controlli sul server (seeeeeeeee) e lascio aperto il ticket. Se dovesse ricapitare nei prossimi giorni mi aggiorni e verifico al volo, ok?
utOnto: Ok, grazie.

Chissa' perche' ho la sensazione che potrei chiudere gia' adesso il ticket.

mercoledì 18 agosto 2010

Cavo telefonico

Altro mercoledi', altra vignetta di Gabville. Se cliccate su questo link trovate l'originale.


lunedì 16 agosto 2010

Il patto con Murphy

Oggi e' stata una giornata allucinante iniziata malissimo ma, fortunatamente, conclusa un po' meglio. Alle 6:45 parto per accompagnare la mia dolce meta' in stazione. Quando esco in strada mi accorgo che c'e' un po' di ghiaccio ma non immaginavo che fosse modello "pista da pattinaggio". Monto in macchina tranquillo, parto a una velocita' massima di 30 all'ora e, alla prima curva, la macchina decide che e' meglio andare dritti verso il palo di acciaio/ferro/quello che e'. Nella mia immaginazione, mentre mi avvicinavo all'urto, ho immaginato che Murphy fermasse il tempo.

Io: Miracolo!
Murphy: Non proprio mio caro discepolo, non proprio.

Io guardo il palo a 2, massimo 3 cm dallo sportello destro dell'auto e poi Murphy.

Io: Ok, se mi salvi dall'urto cosa vuoi in cambio?
Murphy: La tua anima, ovvio.
Io: Ehm...
Murphy: Non dirmi che l'hai gia' venduta.
Io: Ehm...
Murphy: Umpf, che ne dici di una giornata difficile sul lavoro?
Io: E cosa cambierebbe dal solito?
Murphy: Uhm, una giornata particolarmente difficile prima e durante il lavoro?

Io guardo il palo nuovamente.

Io: Affare fatto!

Il tempo riprende a scorrere e, non so come, l'auto evita il palo fermandosi a 1 cm scarso (giuro, questa e' vera). Dopo aver lasciato la mia dolce meta' in stazione torno a casa e mi preparo a ripartire per l'ufficio. Viste le condizioni delle strade meglio giocare d'anticipo. Cosi' alle 7:30 circa parto, 20 minuti prima dell'orario standard.
Ora, per capirci, io abito a circa 5-6 minuti di macchina dall'ingresso del casello dell'autostrada ma quel giorno, ce ne ho messi 35. Una volta arrivato mi metto in fila con qualche decina (molte decine a dire il vero) di auto e aspetto ma nessuno si muove. Dopo cinque minuti penso sia il caso di domandare delucidazioni al casellante di turno.

Io: Senta ma com'e' la situazione?
Casellante: La situazione e' che l'autostrada e' chiusa perche' ci sono i mezzi spargisale in azione.
Io: E quando la riaprirete?
Casellante: Quando abbiamo finito.

Bon, e' ora di prendere la strada normale (tempo di percorrenza su strada normale da casa mia all'ufficio indicativamente un'ora). La gente, nonostante la strada fosse pulita e priva di ghiaccio, procedeva a passo d'uomo e quando, alle 10:45 ho varcato la soglia dell'ufficio dopo aver visto sette incidenti mi sono sentito un po' piu' sollevato. Il sollievo, ovviamente, e' durato molto poco.

Collega: Ben arrivato! Ti ha cercato [utOnta] di [nome ditta].
Io: Che voleva?
Collega: Un problema di un'icona sparita.
Io: Caffe' e poi la chiamo.

Un caffe' dopo...

utOnta: Si?
Io: Ciao, sono [io] di [nome ditta]. Mi hanno detto che ti e' sparita un'icona.
utOnta: Si, quella a forma di occhio.
Io: Bene, la cosa mi fa molto piacere, ma sarebbe piu' utile sapere COSA lanciava quell'icona.
utOnta: Ah, si, [nome programma]
Io: Ok, mi collego e ci guardo.

Io, nella mia ingenuita', penso sia nel cestino o in altre cartelle ma invece risulta proprio sparita. Normalmente non sarebbe un problema ricreare un'icona peccato che questa in particolare ha, all'interno, alcuni parametri da passare al programma per un collegamento a un database e io, a memoria, non me li ricordo di sicuro. Visto che la suddetta icona non l'ho fatta io e non ne sono neanche il responsabile, domando con chi devo sentire.

utOnta: Questo [numero di cellulare] e' il numero di [utOnto Tecnico]. Chiamalo e senti con lui.

Non mi resta che comporre il numero.

uT: Si?
Io: Salve sono [io] di [nome ditta]. La chiamo per conto di [cliente]. Ricorda il programma [nome programma]?
uT: Si...
Io: E' sparita l'icona dal desktop di [utOnta].
uT: Senta ora sto facendo una lezione possiamo risentirci oggi pomeriggio?
Io: Certamente.
uT: Ah, ha controllato che non sia nel cestino o in altre cartelle.
Io: Yes.
uT: Ok allora ci dobbiamo risentire.

Visto che devo fare passare un po' di tempo (2 ore piu' la pausa pranzo) mi metto a lavorare sul pc di utOnta per cercare di sistemare la cosa da solo.

Primo tentativo: Ripristino l'icona, ma non c'e' l'occhio come immagine. Chiedo all'utOnta qualche spiegazione su come funzionava il programma o, meglio, su cosa dovrebbe fare.
utOnta: Ehi, prima c'era l'occhio!
Io: Lascia perdere l'occhio e rispondi a quello che ti ho chiesto.
utOnta: Ok ma li' c'era un occhio, ne sono sicura.

Secondo tentativo: Faccio alcune prove e sembra quasi che vada bene, bisogna solo vedere come si comporta il programma con le varie funzioni. Chiedo all'utOnta di provarlo.
utOnta: Ehi, prima c'era l'occhio come icona!
Io: Lascia perdere quel (penso) [parola poco carina] di  (dico) occhio e prova quel (penso) [altra parola poco carina] di (dico) programma.
utOnta: Ok ma li' c'era un occhio, ne sono sicura.

Terzo tentativo: Provo altri parametri nell'icona convinto che questa volta vada meglio e chiedo all'utOnta di provarlo ancora.
utOnta: Senti, non e' per insistere ma quell'icona era a forma di occhio!
Io: Ma vuoi lasciare perdere quella (penso) [parola poco carina] di (dico) icona? Quella te la cambio in tre secondi scarsi.
utOnta: Ok ma li' c'era un occhio, ne sono sicura.

E' il momento di lasciare perdere. Vedro' cosa mi dira' uT oggi pomeriggio. Dopo un lauto pranzo e due bottiglie di vino in quattro richiamo uT il quale mi chiede un paio di cose e cerca di spiegarmi come reimpostare la maledetta icona.

uT: Dopo aver impostato quello che ti ho detto basta che gli dai come ultimi parametri [login] e [password].
Io: Fatto ma quando lo lancio mi dice che non trova il database.
uT: Ok, prova a usare [altro database].
Io: Meglio, ma il login e' sbagliato.
uT: Usa [altra password].
Io: Decisamente meglio. Ora pero' mi restituisce un messaggio di errore del tipo "Applicazione non definita". Sarebbe?
uT: Non e' un problema mio.
Io: Eh? L'applicazione e' vostra, di certo il problema non e' mio.
uT: Secondo me e' un problema di permessi al database, controlla e richiamami.

E butta giu' senza darmi la possibilita' di rispondere. Come cavolo potra' essere un problema di permessi al database lo sa solo lui ma ho fatto 30 tanto vale fare 31. Dopo una veloce verifica scopro di avere ragione (ma va?) e l'utente in questione ha pieno accesso al database. Richiamo uT.

Io: Ciao sono di nuovo [io]. Senti, per quel probl...
uT: Senti, adesso non ho tempo. Sono impegnato con un altro progetto. Ciao.

E butta giu'. La cortesia prima di tutto eh? Visto che sono indeciso se richiamarlo in modalita' meno gentile o fare da solo sento il Boss cosa ne pensa.

Boss: Si, e' normale che si comporti cosi'.
Io: Intendi dire che e' uscito da un reparto psichiatrico e quello e' il primo lavoro che gli hanno offerto?
Boss: No, come ben sai [cliente] paga noi per la manutenzione della rete, dei pc e dei server, ma non paga loro per il programma che stai aggiustando quindi puoi capire la sua riluttanza nell'aiutarti.
Io: Posso anche capirla, ma non poteva dirmelo subito? Non so, qualcosa tipo "guarda, ti aiuterei volentieri ma visto che non ci pagano tocca che ti arrangi da solo". Inoltre vorrei farti notare che e' stato lui, questa mattina, a dirmi di richiamarlo nel pomeriggio.

Il Boss, semplicemente, ha alzato le spalle. Ok, e' ora di fare da soli. Dopo una ventina di minuti di ravanamenti e modifiche riesco a ripristinare la maledetta icona e l'utOnta e' felice che il suo occhio e' tornato dov'era prima.

utOnta: Hai poi chiamato [utOnto Tecnico]?
Io: Si ma non mi sono stati di grande aiuto sinceramente.
utOnta: Meglio cosi', ciao!

E butta giu'. Ora quel "meglio cosi'" sinceramente non l'ho capito (cioe' non so se utOnta stava prendendo in giro me o semplicemente, come credo, non mi stava ascoltando) ma visto come stava andando la giornata ho evitato di approfondire l'argomento.

venerdì 13 agosto 2010

Hotel Bizarre

Ho appena aggiunto un nuovo link. Come altri in precedenza, anche questo blog non riguarda direttamente l'informatica ma gli utOnti che vanno in albergo durante le ferie. Date un'occhiata perche' merita. :)
Se siete cosi' svogliati (vergogna! :P) e non volete scorrere il menu' a sinistra, potete cliccare qua sopra.

Arriva Gesu'

Lunedi' 21 dicembre 2009, ore 7:45 circa. Sono fuori, in strada, che con martello e scalpello cerco di tirare via un po' di ghiaccio dalla portiera della macchina quando il mio sguardo cade sul termometro esterno appeso sopra un negozio poco distante: -8 gradi.

Io: [parola poco carina che la Chiesa non approverebbe]

Dopo aver avuto la meglio con il ghiaccio che mi impediva di entrare al calduccio (si fa per dire) mi dirigo verso l'ufficio e, una volta dentro, vengo accolto da un tepore direi quasi soporifero.

Io: (penso) Dai che se mi va di culo oggi lo passo in uffic...

Neanche il tempo di finire di pensare la frase (Murphy deve avere capito come usare la telepatia) che entra il Boss.

Boss: Sai dov'e' [studio di avvocati]?
Io: No.
Boss: Fa niente, hai vinto un viaggio premio da loro.
Io: (penso) Ti pareva... (dico) Quando devo andare?
Boss: (guardando l'orologio) Se ti sbrighi forse trovi ancora parcheggio. Questo (passandomi un foglio) e' l'indirizzo.
Io: Non so comunque dove sia.
Boss: Google map.

Armato della mia solita, fida valigetta da tecnico IT piu' una scheda di rete visto che la segretaria di [studio di avvocati] lamenta problemi di connettivita', mi reco dal cliente. Ah, c'e' bisogno di dirvi che con -8 gradi all'esterno saliti a -6 nel corso della mattinata c'e' parecchio ghiaccio in giro? Immagino che sappiate gia' quanto diventano incapaci a guidare le persone che si trovano 0.1mm di ghiaccio, figuriamoci dei "lastroni" come quelli di oggi. Quindi per un tragitto che avrei percorso in cinque minuti scarsi ne ho impiegati quasi venti. Una volta arrivato in zona mi servono altri dieci minuti d'orologio per trovare parcheggio. Approfitto della cosa per imprecare qualche santo inventato per l'occasione.
Faccio il chilometro di strada che mi separa dal cliente (si, il parcheggio era lontano) rischiando una decina di volte di pattinare contro svariati ostacoli tipo pali, auto ferme, auto in movimento, motocicli, passanti vari quindi suono al campanello, mi presento ed entro.

Segretaria: Eccolo, il salvatore!

Io mi guardo intorno e, a parte me, non ci sono altri quindi sono indeciso su due cose:
  1. Gettare via le cose di valore, darmi alla vita povera, magari imparare il lavoro del falegname, e cercare di raccattare dodici discepoli che spargeranno in giro la parola di Murphy;
  2. Scherzarci sopra.
Io: Salvatore, esagerata. Che problema c'e' piuttosto?
Seg: Non funziona internet e la posta.
Io: Ok, do un'occhiata.

ping 127.0.0.1... ok!

Almeno non si e' imputtanato lo stack di rete.

ipconfig... no ip address!

No IP? Scheda di rete andata a [mestiere piu' antico del mondo]? Gia' che ne ho una dietro provo a sostituirla ma il risultato e' lo stesso. Poi il mio cervello, rimasto in letargo per i -6/-8 gradi esterni, si accende.

Sta a vedere che hanno casini con l'hub/switch/router o quello che e'...

A una prima occhiata sembra che sia tutto a posto poi mi cade l'occhio sul firewall Cisco appoggiato sopra lo switch che, guarda a caso, fa anche da DHCP server. Le luci ci sono ma sono un po' poche, due per la precisione, quando ce ne dovrebbero essere sei o sette. Seguo i cavi individuando il trasformatore, lo muovo appena e... magia! Sette lucette iniziano a lampeggiare allegramente.

Io: Potresti provare se ora funziona?
Seg: Ok aspetta... si funziona tutto. Bravissimo! Grazie!
Io: Figurati.

Lavoro ultimato, rapportino firmato e via che si torna in ufficio.
Prima di rimontare in macchina, pero', mi capita un ultimo incontro degno di nota: un donna armata di qualche foglio di un quotidiano (sottolineo "qualche foglio") sta cercando disperatamente di togliere due centimetri abbondanti di ghiaccio dall'auto. Non so quanta forza abbia nelle braccia, ma se non trova un metodo migliore per sciogliere l'iceberg che ricopre la sua auto domani la troveranno congelata nella stessa posizione.

mercoledì 11 agosto 2010

Il controllore

Mercoledi'. Gabville. L'originale qui.
Ps: Si vede che non avevo voglia di scrivere oggi? :)


lunedì 9 agosto 2010

Ce ne fossero di ticket cosi'

8:30 circa, dopo l'accensione del pc e le normali procedure di autenticazione mi trovo un ticket splendido che riporto pari pari:

"si e' avviata una scansione antivirus che dice che ho il computer infettato ... e' vero? non ho mosso niente resto in attesa"

Sono quasi tentato di rispondere "no, e' l'antivirus che ti sta prendendo in giro". :)

venerdì 6 agosto 2010

Tu ce l'hai?

Sono le 18 e la giornata di lavoro e' terminata ma mentre sono in macchina lungo la strada del rientro mi squilla il cellulare, quello privato, e il numero non lo conosco.

Io: Si?
utOnta: Ciao, sono [utOnta]!
Io: (penso) E chi [parola poco carina] te l'ha dato il mio numero privato? (dico) Dimmi.
utOnta: Volevo fare un regalo al mio ragazzo. Tu ce l'hai una tavoletta?
Io: (penso) Del cesso? Grafica? Da pittore? (dico) Eh?
utOnta: Volevo fare un regalo al mio ragazzo. Tu ce l'hai una tavoletta?
Io: Non capisco cosa stai dicendo.
utOnta: Avevo pensato di fare un regalo al mio ragazzo e mi domandavo se tu avevi una tavoletta grafica.
Io: (penso) A te che ti frega? (dico) Perche' ti interessa saperlo scusa?
utOnta: Beh magari potevi dirmi se ne vale la pena. Ne vale?
Io: E che ne so io. Dipende da quello che ci devi fare e da quanto vuoi spendere. Io la mia l'ho pagata circa 60 euro ma sono soldi buttati nel cesso se devi fare qualcosa che non sia qualche riga storta tracciata male. Se vuoi spendere qualche migliaio di euro ne trovi quante ne vuoi e a quelle cifre le tavolette grafiche sono veramente spettacolari.
utOnta: Qualche migliaio???
Io: Immagino che non sia una cifra accettabile.
utOnta: Ehm, no, pensavo a qualcosa sui 70, 80 euro al massimo.
Io: Per quella cifra dubito che potrai ottenere qualcosa di buono e comunque resta sempre l'altra domanda: dipende per quale utilizzo.
utOnta: Ok, grazie per le informazioni.
Io: Di nulla.

A parte che adesso devo scoprire chi ha dato a utOnta il mio numero privato ma c'e' bisogno di chiamare me per un'informazione del genere? Usare Google fa brutto?

giovedì 5 agosto 2010

Chiara

Ieri mi sono completamente dimenticato di mettere online la vignetta di Gabville. Rimedio subito. L'originale lo trovate qui.

lunedì 2 agosto 2010

Ma hai controllato il cavo?

E' qualche giorno che sto passando le diverse configurazioni dei pc dei nostri clienti per trovare quegli utOnti che, simpaticamente, hanno deciso di rimuovere l'antivirus di default (purtroppo molti sono amministratori della loro macchina) e di installare [antivirus del cacchio] riempiendo rete e server di folletti cattivi. Ho quasi finito e l'ultimo pc che mi e' rimasto da controllare e' di un tizio che, secondo i log, non effettua il login da circa 2 mesi. Io personalmente non me ne sarei preoccupato piu' di tanto e l'avrei lasciato al suo triste destino, ma il Boss non e' d'accordo e visto che e' lui che paga lo stipendio mi sono messo a cercare chi e' l'utente, pardon, l'utOnto che lo gestisce. Dopo qualche giro in Active Directory becco il tizio in questione e lo chiamo.

utOnto: Si?
Io: Ciao, sono [io] di [nome ditta]. Avrei bisogno che mi accendessi [nome pc] perche' devo fare alcune verifiche.
utOnto: [nome pc]? Saranno mesi che non lo accendo, e' il mio vecchio computer.
Io: Immaginavo ma devo comunque farle.
utOnto: Ok, te lo accendo subito.

Nota: utOnto e' in un ufficio con altri due utOnti quindi in teoria ci dovrebbero essere tre pc ma, non chiedetemi perche', ce ne sono esattamente il doppio.
Dopo cinque minuti (e un caffe') mi rendo conto che utOnto ha acceso un altro pc ragion per cui lo richiamo.

utOnto: Si?
Io: Ciao, sono ancora [io] di [nome ditta]. Hai acceso il pc sbagliato, quello che serve a me e' [nome pc].
utOnto: Ah, ok, te lo accendo subito.

Due chiacchiere in ufficio, apertura di un ticket verso un fornitore e torno a guardare il monitor.
Questa volta c'ha quasi preso. Il nome del pc che ha acceso finisce con 08, a me serve acceso lo 07. Richiamo l'utOnto.

utOnto: Si?
Io: Ciao, sono un'altra volta [io]. Potresti cortesemente accendermi [nome pc] e non tutti gli altri della stanza?
utOnto: Ah, pensavo fosse quello. Aspetta in linea che cosi' mi dici subito se e' quello giusto.
Io: Ok.

Passano 30 secondi...

utOnto: Ora?
Io: No, ancora mi risulta offline.
utOnto: Ho acceso tutti i pc della stanza.
Io: Hai identificato qual e' il pc che ti dicevo?
utOnto: Si.
Io: Per sicurezza ti ripeto la domanda: Hai identificato qual e' il pc che ti dicevo?
utOnto: Si.
Io: Vai al computer in questione.
utOnto: Ci sono.
Io: Prova ad accedere con la tua password cosi' vediamo se e' giu' solamente il software che mi permette di collegarmi da remoto.
utOnto: Non me la accetta.
Io: Digitata bene?
utOnto: Aspetta che riprovo. No, non me la accetta.
Io: Questo e' strano, quella macchina e' nel dominio quindi puoi usare le tue credenziali.

Poi un flash.

Io: Senti un po' ma hai controllato che il cavo di rete sia collegato?
utOnto: Umh, aspetta.

L'utOnto si allontana per andare dietro al pc e...

utOnto: Ma [parola poco carina]! Chi e' quello [altra parola poco carina] che ha scollegato questo pc?

*Click*

utOnto: Ora va meglio?
Io: Molto, grazie.

A volte le giornate non sono poi cosi' male...