sabato 14 aprile 2012

IT technicians for charity

E' da un po' di tempo che sto pensando a questa cosa e credo sia arrivato il momento di proporla a tutti i tecnici che seguono questo blog.
L'idea e' questa: raccogliere in un libro le storie piu' divertenti, particolari o folli che ci sono capitate, pubblicarlo e donare il ricavato a una onlus. Non sarebbe male aggiungere anche qualche vignetta, fra una storia e l'altra.
Io pensavo che poteva essere bello donare il ricavato (sperando che sia sufficiente, ovviamente) a un'associazione che possa comprare da mangiare a chi non se lo puo' permettere.
Le spese del libro saranno divise equamente fra tutti coloro che parteciperanno quindi piu' siamo meno si spende. Ovviamente, all'interno del libro ognuno potra' inserire i suoi riferimenti tipo blog, twitter, mail o quello che gli pare o anche una piccola pubblicita' nel caso in cui faccia parte di un'azienda.
Posso occuparmi io dell'impaginazione delle storie cosi' come della fase di stampa.
Questa e' la prima idea che e' sicuramente da sviluppare.
Chiunque sia interessato puo' commentare questo post oppure mandarmi una mail a bitmover -AT- gmail -DOT- com.

Nota: Questo progetto proseguira' comunque, dovessi farlo da solo. Sarebbe meno bello, pero' quindi fatevi avanti. :)

Aggiornamento del 15 aprile:  Locomotiva propone, e io sono d'accordo, di passare direttamente da una ONLUS. Per chi non avesse voglia di leggersi il suo commento, riporto di seguito la sua idea.

Forse, e dico forse, se si sa già prima a quale ONLUS vanno i soldi, si potrebbe passare da loro: nel senso, la ONLUS ha una partita IVA, per forza.
Si regala il file alla ONLUS e lo si fa stampare a nome suo (la fattura della stamperia va a loro: gli autori donano i soldi) e poi si fa volontariato per vendere i libri via web, porta a porta, in tutti i luoghi e tutti i laghi.
Ma libri che sono legalmente di proprietà della ONLUS e che ha pienamente diritto di incassare i soldi.
Alla fine non cambia niente: la ONLUS semplicemente riceve la fattura e poi i soldi. Fanno tutto gli autori volontari, ma tutti i soldi entrano ed escono dal bilancio della ONLUS.


Qualche proposta sulla ONLUS da contattare?

Aggiornamento del 16 aprile: Alessandro ha proposto sia una ONLUS che una casa editrice che promuove iniziative di questo genere. Vi riporto il suo messaggio qua di seguito.

Per quanto riguarda la ONLUS, mia moglie fa volontariato in una ONLUS che fa ippoterapia per persone diversamente abili e con problemi psichici, conoscendo personalmente l'ambiente, posso confermare che tutti i vari ricavati di pesche benefiche, lotterie, pranzi/cene ecc ecc vengono utilizzati per il mantenimento della ONLUS stessa e dei servizi che offre (quindi, mantenimento cavalli, affitto dei box in scuderia, uso dell'arena e della club house ecc ecc). Se può interessare e come finalità va bene a tutti, posso parlare della cosa con i responsabili. Il loro sito web è questo: http://www.arielonlus.it dove potete trovare anche tutti i riferimenti e i contatti.
Per quanto concerne la stampa delle copie, da me c'è una casa editrice che promuove proprio queste iniziative e potrebbe stampare le copie a prezzi modici, senza trattenersi poi percentuali sulle copie vendute o cose del genere.


Aggiornamento numero 2, sempre del 16 aprile: ho chiesto ad Alessandro di informarsi sia sulla ONLUS presso la quale fa volontariato sua moglie sia per la casa editrice. Non appena mi fara' sapere qualcosa, aggiornero' questo post.


Aggiornamento del 17 aprile: In attesa di avere news da parte di Alessandro, ho contattato Gabville per sapere se poteva essere interessato a questa nostra iniziativa. Mi ha risposto dicendo di utilizzare le sue strisce senza problemi quindi ne approfittero' senz'altro e lo ringrazio per aver subito dato il suo consenso. :)


Aggiornamento del 24 maggio: Dopo alcuni scambi di mail, siamo arrivati alla conclusione che per la stampa e la distribuzione del libro ci affideremo a Writer's Dream. Non, ripeto NON ci sono costi di stampa in quanto li sosterra' completamente l'editore quindi passiamo alla fase due del progetto ovvero la raccolta delle storie. Alcuni di voi mi hanno gia' inviato delle perle di saggezza in posta elettronica ma rinnovo l'invito a tutti coloro che volessero inserire qualcosa in questo libro a mandarmi tutto a bitmover _AT_ gmail _DOT_ com.

Aggiornamento del 25 maggio: Come ha giustamente fatto notare Valeren, le storie sarebbe preferibile averle in formato TXT per evitare di dover correggere font e dimensioni.

47 commenti:

  1. spero di poter acquistare questo libro!
    (utonta consapevole)

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  2. bella idea,pero non serve una casa editrice e altre cavolate del genere ???

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    1. Una casa editrice vera e propria no, ma c'è da approfondire bene l'aspetto fiscale.
      Si può fare, basta trovare la forma per farlo a norma.

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    2. Io sono a zero in "aspetto fiscale". Se qualcuno ha idee, consigli, suggerimenti e' il benvenuto. :)

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  3. Non credo vi serva niente dal punto di vista fiscale, almeno che io sappia. Piuttosto che andare in cerca di una casa editrice o stamparlo in proprio, perché non vi rivolgete a siti come Lulu.com? Ci sono altri siti che offrono questo tipo di servizio, però io trovo che Lulu sia il migliore. Anche mio padre ha stampato il suo romanzo con tanto di ISBN: non ne ha venduto una copia per carità, però quelle che ha stampato e regalato sono venute benissimo! :D Forse c'è da valutare un po' i costi, quello sì, però è la soluzione migliore per avere proprio un libro-libro.
    Conosco un sacco di gente che ha pubblicato romanzi sia così che con case editrici minori, ma nessuno ha dovuto ne' fare partita iva ne' altro, poi comunque informatevi bene che non vorrei che adesso con il nuovo governo sia cambiato qualcosa rispetto all'anno scorso. Spero di esservi stata utile in qualche modo!

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    1. Lulu.com, o uno dei tanti servizi anche nazionali simili, andrebbe bene.
      C'è da capire quanto alla fine renda, e se non ci sia una soluzione alternativa.

      Deve esserci solo una 'filiera' in cui il libro viene stampato (con fattura della tipografia, ovvio), viene perso in carico da un soggetto fiscalmente esistente e venduto (con ricevuta).
      Un privato signor Bitmover non può farsi stampare qualcosa e metterlo sul mercato pubblicamente - quale che sia poi il finale dei soldi.
      Le robe tipo lulu.com sono appunto un tramite: creano il libro, lo stampano, gli mettono l'ISBN, e lo vendono sotto il loro cappello di società esistente e regolarmente registrata.

      Forse, e dico forse, se si sa già prima a quale ONLUS vanno i soldi, si potrebbe passare da loro: nel senso, la ONLUS ha una partita IVA, per forza.
      Si regala il file alla ONLUS e lo si fa stampare a nome suo (la fattura della stamperia va a loro: gli autori donano i soldi) e poi si fa volontariato per vendere i libri via web, porta a porta, in tutti i luoghi e tutti i laghi.
      Ma libri che sono legalmente di proprietà della ONLUS e che ha pienamente diritto di incassare i soldi.
      Alla fine non cambia niente: la ONLUS semplicemente riceve la fattura e poi i soldi. Fanno tutto gli autori volontari, ma tutti i soldi entrano ed escono dal bilancio della ONLUS.

      La differenza rispetto ad un lulu.com è che qui TUTTI i soldi vanno alla ONLUS, mentre LULU.com si trattiene la propria commissione per tutto il lavoro.
      Dal lato opposto, lulu.com o simili fanno loro tutte le pratiche e le spedizioni, mentre passando dalla ONLUS c'è da fare tutto a mano, compreso gestire poi la vendita, e la pagina del sito che la vende, e impacchettare, e imbucare e leccare i francobolli.

      Aperta parentesi: dei tecnici informatici che fanno un libro di carta? How bizarre.

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    2. Direi che e' un'ottima idea (passare tramite una ONLUS, intendo) per non dire l'unica se vogliamo evitare casini e mal di testa.
      Conoscevo gia' Lulu.com ma come ha detto il buon Locomotiva, passando tramite quei siti ci sarebbe comunque una percentuale sull'incasso trattenuta, giustamente, da loro cosa che, se possibile, volevo evitare.
      So che e' bizzarro pensare a degli informatici che stampano su carta ma se si vuole pensare di vendere in Italia delle copie di un libro per beneficenza, non si puo' sperare di farlo solamente tramite ebook. IMHO, ovviamente.

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  4. be ovviamente a ragione locomotiva,rimane trovare una ONLUS ,impaginare il libro e pubblicarlo

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  5. io prenoto una copia del libro :) (mi muovo coni mio consueto lieve e caratteristico anticipo XD)

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  6. Bella idea, avete il mio supporto morale e copia prenotata ^__^ (consiglio anch'io di passare per l'Onlus, in realtà un privato può tranquillamente produrre, stampare e distribuire, ma la partita IVA rende tutto più comodo.)

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  7. Io faccio un po la voce "fuori dal coro", nel senso, l'idea è buona, ma... la storia delle onlus mi lascia un poco perplesso. Nel senso, ci ho bazzicato per qualche anno nelle varie onlus per vari motivi e fra quelle che conosco non donerei manco un centesimo. Piuttosto devolgo, di volta in volta, ad associazioni benefiche, di volontariato ecc ecc, che conosco e che posso controllare come hanno investito. Per la storia della partita iva, poi, la soluzione si trova a costo tendente a zero.

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  8. Bella idea spostabit, hai il mio pieno appoggio, inizio a buttare giu le storielle più carine che mi sono capitate! :D
    Per quanto riguarda la ONLUS, mia moglie fa volontariato in una ONLUS che fa ippoterapia per persone diversamente abili e con problemi psichici, conoscendo personalmente l'ambiente, posso confermare che tutti i vari ricavati di pesche benefiche, lotterie, pranzi/cene ecc ecc vengono utilizzati per il mantenimento della ONLUS stessa e dei servizi che offre (quindi, mantenimento cavalli, affitto dei box in scuderia, uso dell'arena e della club house ecc ecc). Se può interessare e come finalità va bene a tutti, posso parlare della cosa con i responsabili. Il loro sito web è questo: http://www.arielonlus.it dove potete trovare anche tutti i riferimenti e i contatti.
    Per quanto concerne la stampa delle copie, da me c'è una casa editrice che promuove proprio queste iniziative e potrebbe stampare le copie a prezzi modici, senza trattenersi poi percentuali sulle copie vendute o cose del genere.
    Fatemi sapere qualcosa, ciao ciao.

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  9. La cosa mi attrae non poco, dopo anni che leggo storie e vivo sulla mia pelle altre storie ho aperto ieri un blog proprio per poter contribuire con le storie dei miei utonti...

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    1. Se vuoi preparare qualche storia da inserire nel libro, sei il benvenuto. :)

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  10. Intervengo tardi, ma hai la piena autorizzazione a prendere le storie dal mio blog.

    Mi piace la ONLUS che fa ippoterapia.

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  11. io non ho capito molto ^_^ scusatemi (sarà che è lunedì sarà che sono gia arrivati i primi utonti) cerco di riassumere
    -volete fare un libro con queste storie
    -volete che i proventi di questo libro siano devoluti in beneficenza

    ma noi cosa dovremmo fare? pagare fisicamente la stampa del libro oppure fornire solo le storie? (scusate non ho capito molto lo so sono stordita :-P)

    Sab

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  12. @Valeren: Ok, thx.

    @Sabrina: Non ti preoccupare, non c'e' problema. Del resto e' lunedi' per tutti. ;)
    Il costo della pubblicazione verra' diviso in parti uguali fra tutti coloro che vorranno inserire un loro racconto, immagine, poesia, vignetta o quello che vi pare (legato all'informatica, ovviamente), all'interno del libro.
    In maniera piu' sintetica, chi vuole essere presente all'interno del libro deve:
    1. Inviarmi le storie tramite posta elettronica;
    2. Pagare la sua parte per la stampa del libro (che verra' comunicata in anticipo e ognuno poi sara' libero anche di tirarsi indietro se pensa che tale cifra sia fuori budget).

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  13. Ciao, l'idea mi piace.
    Attenzione a scegliere una ONLUS vera, quindi proporrei di stilare una lista e poi fare ricerche approfondite per vedere chi ci sia dietro e cosa realmente facciano.
    Nel caso, io posso mettere a disposizione (per valutazione se siano degni a entrare nel progetto), tre post del mio blog.
    Te le invio via mail.

    Ciao!
    Fra

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    1. Ciao Francesco, grazie per avermi mandato le storie. Appena ho un attimo controllo la mail. :)
      Per il discorso delle ONLUS, visto che la moglie di Alessandro (che io e altri abbiamo conosciuto di persona poco tempo fa), fa volontariato presso una ONLUS e lo scopo di questa associazione penso sia in linea con questo progetto, sarei per approfondire questa strada ma se avete altre idee proponetele pure. :)

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    2. Ciao!
      Beh, certo se si conoscono di persona, ancora meglio!
      Ciao!
      Francesco

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  14. L'iniziativa è davvero stupenda, bravissimi!
    E, non potendo contribuire con storie interessanti, mi impegno a comprare una copia del libro appena uscirà :)

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  15. Bellissima idea! Posso contribuire?
    Appena posso ti mando qualche storia. (non prima di domani però...)

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  16. @Mika Ela: Mi fa piacere. :)

    @Nick: Certo che puoi contribuire, ci mancherebbe. Per il tempo stai tranquillo, siamo appena agli inizi quindi puoi fare con calma. ;)

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  17. Allora, spero non la prendiate troppo a male, ma io ho pubblicato in libro, sono in contrattazione con una grossa casa editrice per pubblicarne un altro e collaboro con un gruppo di poeti e altri scrittori principalmente di Modena che stanno facendo esattamente la stessa cosa.
    Parlo per esperienza, quindi, e se permettete (oltre a fornire le mie più assurde storie) vorrei fare chiarezza sul mondo dell'editoria.
    Per le iniziative benefiche di questo tipo lo sperare che una qualche onlus faccia quadrare i conti con entrate e uscite lasciando a voi tutta la gestione, beh scordatevelo. Esperienza diretta con il gruppo modenese: varie onlus note all'organizzatore la cui unica risposta e' stata sulla riga di: "oh, bello, bello, grazie grazie, i soldi potete versarli qui noi non ne vogliamo sapere niente."
    Se Alessandro ha maggior fortuna tati meglio, ma occhio che la cosa potrebbe essere macchinosa e si rischia di rimetterci o di veder affondare il progetto prima ancora che inizi.
    Seconda cosa: la casa editrice. Praticamente indispensabile. Certo, si possono fare le cose da se, pero' si rischia di fare la fine di cui sopra, magari perdendoci pure dei soldi. Magari ci si può anche accontentare di devolvere i ricavati dei diritti d'autore. A tal proposito l'auto pubblicazione e' quella che garantisce le percentuali maggiori, non so lulu ma quello a cui mi sono appoggiata io da il 20% per il cartaceo e il 50% per gli ebook.
    Casomai, Bitmover, se vuoi maggiori delucidazioni contattami in mail e magari ci sentiamo per telefono che faccio prima a spiegarti. Ora mi sono stancata di scrivere con l'iPhone :)

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    1. Anch'io ho avuto esperienza (molta, quasi 8 anni) con una ONLUS che gestiva un gattile nel quale ho fatto il volontario e con un'altra associazione animalista della mia zona e posso assicurarti che c'e' chi si sbatte molto per tirare fuori due soldi in piu' da qualunque iniziativa possibile. Mi spiace se la tua esperienza non e' stata positiva, io non conoscendo di persona la ONLUS citata da Alessandro aspetto di sentire lui e vedere come prosegue la cosa senza essere troppo pessimista di partenza. :)
      Sulla casa editrice "praticamente indispensabile" ci metterei un bel "forse" sopra (non vogliamo diventare scrittori di successo, del resto). In ogni caso, anche per questa cosa vorrei aspettare di sentire Alessandro visto che, da quello che dice, esiste una casa editrice dalle sue parti che, cito il suo messaggio, "promuove proprio queste iniziative".
      Comunque ti ringrazio per l'aiuto che hai offerto, nel caso avesso bisogno di informazioni ti mandero' senz'altro una mail. :)

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  18. È una bellissima idea. Io sono nel campo dell'editoria da quattro anni (sono writers_dream su Twitter) e qualora vi andasse male con la ONLUS che contatta Alessandro chiedi pure a me. Abbiamo una collana per una casa editrice gestita interamente da noi, e sarei più che contenta di aiutarvi con questo progetto :)

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  19. Ho contattato youcanprint.it, sito di auto pubblicazione a cui mi sono rivolta per una mia prima pubblicazione.
    Si sono detti molto disponibili a favorire questa iniziativa sia specificando nel contratto la destinazione dei ricavati (in beneficenza), sia aumentando le revenue di ebook e cartaceo per gli autori, che poi sono i soldi che andrebbero in beneficenza.
    Vista la loro flessibilità già dimostrata in passato, penso che si riesca a ragionare bene e arrivare al compromesso di farli rientrare dei costi di stampa e il resto devolverlo a una qualche onlus. Io, se volete, propongo. Sapete com'e': domandare e' lecito, rispondere e' cortesia.
    Loro finora, hanno sempre risposto.
    Fatemi sapere ;)

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    1. Ho appena scritto a Writer's Dream in quanto con la casa editrice proposta da Alessandro non siamo riusciti a "stringere".
      Aggionero' questo post non appena avro' novita'. :)

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  21. Domanda tecnica, la faccio qui così magari la leggono tutti - o modifichi...

    In che formato vuoi i post?

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    1. Preferibilmente txt, almeno non devo impazzire a correggere font e dimensioni. :)

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  22. ascolta quelle che abbiamo pubblicato qui le dobbiamo rimandare o basta che ti dica di usarle pure?

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    2. Se potessi inviarmele in posta elettronica, mi faresti una cortesia. :)

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  23. allora io ho selezionato qualche storia delle mie. Va bene se te le mando in ODF oppure preferisci un TXT?

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  24. Ho chiesto alla community di tom's hardware.

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  25. Hemm scusate ma a che punto siamo con questo progetto? è tutto fermo o procede scusate la curiosità

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    1. Ferie a parte, ho avuto qualche problema personale ma il progetto sta continuando. Le storie le ho raccolte quasi tutte e devo iniziare a metterle assieme in un unico file. A parte questo, sono in attesa che Writer's Dream mi faccia sapere qualcosa per la pubblicazione. Vi terro' aggiornati. :)

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    2. Spostabit sto raccogliendo certe chicche che te le raccomando... Ho appena terminato (nds sono le 3:38 a.m.) con un "sysadminwannabe" che, dopo avergli spiegato per filo e per segno la macchina che aveva in dotazione, con il SO che lui diceva di conoscere, dopo avermi detto "Tranquillo! Penso io ad installare il tutto!" se ne esce chiedendo "Scusa ma la web root dove sta?"

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  26. Grande idea, purtroppo non ho mai avuto a che fare con gente così utonta, ma mi metto in coda per essere uno dei primi acquirenti

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  27. Interessante iniziativa, se serve altro materiale qualche storia ce l'ho (pubblicata sul mio blog).
    altrimenti farò da semplice acquirente!

    Se serve il materiale ti giro il file txt...

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  28. da utOnta tanto tonta, non può mancare nella mia libreria!!!
    :))))
    ATTENDO TREPIDANTE!
    Barbara

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