lunedì 18 giugno 2012

Inizio splendido di settimana

Come ho gia' detto in qualche altro post, da un anno a questa parte ho deciso di andare a lavoro in treno perche' sostanzialmente risparmio soldi nella benzina e perche', almeno, posso leggere un po' prima di mettermi davanti al monitor. In genere mi porto dietro cibo e bevande per la giornata in uno zainetto visto che mangiare in mensa (cosi' piace chiamarla a loro) costa fra gli otto e i dieci euro (e sto parlando di un primo e un contorno senza bevande) e io non ho dagli otto ai dieci euro da regalare alla mensa tutti i giorni visto che nessuno me li rimborsa.
Come dicevo, in genere porto le bevande (acqua) in un paio di bottiglie di vetro chiuse ermeticamente con un tappo a pressione. Va tutto bene, se non fosse che il tappo in questione probabilmente l'ha costruito un utOnto dietro consiglio di un Tecnico utOnto supervisionati da un Gran Capo utOnto.
Sto camminando pacificamente nel tragitto stazione-ufficio cercando di capire come mi chiamo (ancora niente caffe' quindi niente neuroni che girano) quando becco in pieno una pozzanghera e sento un po' i calzoni bagnati in zona polpaccio.

Io: (penso) Vabbe', amen, si sara' alzata l'onda dalla pozzanghera.

Cinque metri dopo, mi sembra stranamente che la sensazione di umido stia aumentando.

Io: (penso - ricordate che sono sempre a corto di caffe') Sara' una mia impressione.

Dieci metri dopo, la sensazione continua.

Io: (penso) Ma che cavolo c'era in quella pozza?

Venti metri dopo finalmente realizzo.

Io: (penso) [filotto di bestemmie, una piu' grossa dell'altra che, se pronunciato ad alta voce, provocherebbe svenimenti e sciagure varie].

Eh si, una delle [parola poco carina] bottiglie di vetro ha avuto la brillante idea di rovesciarsi, Odino solo sa come, quasi a testa in giu' e il famoso tappo ermetico ha tenuto come un bambino che cerca di fermare una crepa in una diga utilizzando del pongo.
Visto che Murphy oggi era particolarmente in vena di scherzi, ha ben pensato di far scivolare il cellulare aziendale (che era li' vicino nello zaino) ESATTAMENTE sotto il fiotto dell'acqua col risultato che quando l'ho tirato fuori ci mancava poco che uscissero i pesci rossi dal display.
Arrivo in ufficio (sempre bestemmiando fra me) qualche minuto dopo e comunico la notizia del telefono al Boss.

Boss: Tranquillo, alla piu' brutta te ne prendi uno di quei vecchi nell'armadio.
Io: Ok.

Per non saper ne' leggere ne' scrivere, lascio il cellulare aperto e con la batteria staccata per tutta la giornata (siamo ai primi di settembre e ancora e' un caldo allucinante) e il giorno dopo, quando sono sicuro che si sia asciutto, provo ad accenderlo.
Miracolosamente (aka Murphy si era voltato per un attimo) riparte.

Io: (penso) Bon, carichiamolo che e' quasi a zero di batteria.

A questo punto Murphy ha riportato lo sguardo su di me e ha sorriso pensando "ti e' andata bene la prima ma ora vedrai..." perche' appena ho inserito il caricabatterie (che era nello zaino insieme al cellulare ma non mi sembrava bagnato) si e' sentito uno ZZZZZZOOOOOOOTTTT e subito dopo nell'aria ha iniziato ad aleggiare un fortissimo odore di bruciato.
Tutto questo per dire che i tappi delle bottiglie che si spacciano per "ermetici" e' il caso di provarli, prima di mettere della roba elettrica/elettronica a pochi centimetri di distanza... :)

8 commenti:

  1. Posso consigliare delle borracce in alluminio da escursionismo? Tappo a vite effettivamente ermetico, corpo metallico poco sensibile agli urti, costo ridicolo. Io me le porto in giro su pei monti da anni, e non mi hanno mai tradito.

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  2. o roba elettronica subaquea.

    Mi pre di capire che sia questo il 'next step' per chi (apple, anyone?) non può semplicemente rendere obsoleto il proprio prodotto ogni anno appena esce il tipo nuovo: quello di far diventare il dispositivo antiacqua, antisabbia, anti sole, antivento, antizombie.

    In questo senso, il tablet ha già un grosso vantaggio rispetto agli smartphone: non ti cade dentro la tazza quando abbassi i pantaloni.
    Che avevo letto da qualche parte è uno sparopercento delle cause di danni ai devices più picoli.

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    1. Un consiglio per casi come questo.
      Dopo aver tolto la batteria, SIM e memory card immergi il telefonino in una ciotola di riso secco. Essendo molto igroscopico assorbirà l'acqua intrufolatasi dento l'involucro.

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  3. Ehhh... 'ste bottigliette, è capitato anche a me che si aprissero in borsa, ma il cell. lo tengo sempre in tasca ^___^
    "Prova il cell.Sector che sopravvive anche laddove tu creperai!" ;P XD

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  4. Ummm azianda non fornisce buoni pasto detraibili? Ok mando in maniera anomina rappresentante (donna) di nota catena buoni pasto dal tuo boss. ;-)




    ~

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  5. www.sigg.com

    e passa la paura

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  6. Piccola esperienza da motociclista...
    Promette acqua, ma si DEVE fare il giro lo stesso.
    E il telefono serve... sempre.
    Allora decido di prenderlo dietro, con un piccolo accorgimento: sacchetto per surgelati.
    Ma tiene?
    Per non saper nè leggere nè scrivere, ne prendo uno, metto un paio di fogli di carta dentro, lo gonfio un poco d'aria, lo immergo in un recipiente con acqua (era già pieno d'acqua)...
    Immersione per 15 min (aiutato con un peso), estrazione del dispositivo, verifica della carta: asciutta.

    Decido di operare in egual modo con il telefono... Peccato che fosse troppo sottile il sacchetto e si sia forato durante il viaggio...

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  7. @lukasbrunner: Grazie del suggerimento. In realta' basterebbe accendere il cervello prima ma questo e' un altro discorso. :P

    @Locomotiva: Il dispositivo antizombie mi interessa, casomai te ne capitasse uno sotto mano... :)

    @Davide: LOOOOOL. Lo provero' senz'altro. ;)

    @Anonimo: Mi andrebbe bene anche una nuova mensa con prezzi piu' abbordabili eh? Non sono pignolo. ;)

    @Anonimo: Grazie, ci daro' un'occhiata. ;)

    @Anonimo: Murphy ci vede BENISSIMO in situazioni come quella. ;)

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