venerdì 24 agosto 2012

Secondo voi mi hanno dato retta?

Mi sto riferendo alla questione di cui ho parlato lunedi', cioe' del fatto che un prodotto e' meglio conoscerlo per filo e per segno (aka vita, morte e miracoli) prima di darlo in pasto a clienti o gente piu' o meno sconosciuta ma secondo voi qualcuno mi ha dato retta?
Sono circa le quattro di pomeriggio di un freddo giovedi' di meta' novembre quando il Boss mi manda una mail.

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From: Boss
To: [io]
Subject: Nuovo prodotto
Body: C'e' da installare e configurare [software] e mi serve che tu lo faccia con la massima urgenza perche' lunedi' devo presentarlo in fiera.
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L'altra volta ho avuto la bellezza di quattro giorni per installare e configurare il tutto, ora ne ho uno e mezzo. Scarso.
Pero' c'e' da dire che questo software dovrebbe essere piu' semplice (AHAHAHAHAHAHHAHAH... ehm) di quello di cui ho gia' parlato quindi (sarcasmo) sono in una botte di ferro (/sarcasmo).
Dopo essermi rimboccato le maniche inizio a lavorare sull'affare che, stranamente, e' DAVVERO semplice. L'installazione e' qualcosa di ridicolo stile "avanti -> avanti -> avanti -> fine" e la configurazione sembra essere altrettanto banale.

Io: (penso) Magari mi e' andata bene per questa volta.

Dimentico sempre che Murphy legge nel pensiero.
Per capire bene quello che andro' a scrivere, dovete sapere che questo software consente, attraverso un collegamento tramite quel [parola poco carina] cloud, di accedere alle share della rete aziendale tramite smartphone (nel mio caso, iPhone e iPad), di aprire documenti, modificarli, salvarli, stamparli e tante altre cose carine (ponendo di essere interessati minimamente alla cosa).

Io: (penso) Ok, programma installato e utenti configurati. Inviamo la configurazione all'iPhone e quindi proviamo la conn...
Sistema: EEEEEK! Errore sconosciuto!

Ho gia' detto che odio profondamente qualunque software con messaggi relativi a "errori sconosciuti"?
A questo punto inizia un'avventura fatta di analisi di log e test che dura due ore passando da "correggi la regola sul firewall e consenti accesso alla porta TCP numero XX non dichiarata nel manuale" a "cancella tutta la configurazione e rifalla perche' l'ultimo comando eseguito ha incasinato tutto e non c'e' verso di tornare indietro".
Quando alzo gli occhi dal monitor, noto che l'orologio ha passato tranquillamente l'ora di uscita quindi saluto tutti, tranne il software, e me ne vado a casa.
Il giorno seguente ricomincia la lotta fra me e il software che e' configurato esattamente come dovrebbe essere ma che si rifiuta sistematicamente di andare. Dopo tre ore di test, prove e tante ma tante bestemmie alcune inventate per l'occasione il Boss si presenta alla mia scrivania.

Boss: Novita'?
Io: Tranne il fatto che vorrei tirare contro a un muro chiunque abbia progettato questa cosa ma soprattutto il tizio che ha scritto la documentazione, no. Non ho aggiornamenti e il maledetto continua a non funzionare.
Boss: Aspetta, vedo se ti rimedio un tecnico da chiamare.

Ah, giusto. Avevo dimenticato di dire che non avevo assolutamente nessun modo, mail a parte, di contattare un essere umano (o supposto tale). Dopo dieci minuti, fortunatamente, il Boss mi invia una mail con un tizio da contattare "in caso di necessita'".
Non perdo neanche tre secondi e compongo il numero.

Supposto Tecnico utOnto: Si?
Io: Salve, mi chiamo [io] e lavoro per [nome ditta]. Sono un collaboratore di [Boss]. La chiamo perche' ho qualche problema con la configurazione di [nome software].
STu: Problemi del tipo?
Io: Apparentemente e' configurato tutto bene, da manuale insomma, ma quando vado a eseguire la connessione tramite iPhone, non riesco a trovare nessuna share di rete.
STu: Umh... ha configurato le share di rete nella configurazione dell'utente?
Io: (penso) Quale parte di "configurato bene, da manuale", non era chiara? (dico) Si.
STu: Strano. E se si collega dice che non trova le share di rete, giusto?

Dai, forse ho preso quello che ancora non si e' fatto il caffe' questa mattina.
Ahahahahahhaahahaha.
Ehm...

Io: Esattamente.
STu: Ma riesce a eseguire il collegamento iniziale alla rete aziendale?
Io: Si, certo.
STu: E quello e' andato a buon fine?
Io: (penso) Calma, calma (dico) Si, quello e' andato a buon fine ma non vedo le share di rete.
STu: Ma le ha configurate nelle impostazioni degli utenti?

Strano, ho una forte sensazione di deja-vu.

Io: Si. Come le ho gia' detto prima, e' un'operazione che ho gia' fatto. Se vuole (da leggere come "se non si fida") posso inviarle qualche screenshot.
STu: No, non c'e' bisogno. Ha provato a disinstallare l'applicazione lato server e reinstallarla?
Io: In effetti no, non ho provato anche perche' speravo in una soluzione differente (penso) soprattutto se una cosa simile dovesse capitare da un cliente.

Ma si sa che chi visse sperando...

STu: Le consiglio di provare la disinstallazione lato server dell'applicazione.
Io: Ok.

Disinstallo, pulisco i registri tanto per stare sul sicuro, riavvio il server di test, installo nuovamente.
Devo anche dirvi il risultato?
Richiamo il soggetto.

STu: Si?
Io: Sempre [io]. Situazione identica.
STu: Ma ha disinstallato l'applicazione?
Io: (penso) No, la chiamo perche' non ho un [organo genitale maschile, volgarmente detto] da fare tutto il giorno e non vedo l'ora di sentire la sua voce (dico) Si. L'ho disinstallata, ho pulito i registri, riavviato il server e reinstallata. Stesso errore.
STu: Umh...

Passano quattro, forse cinque secondi di silenzio.

STu: Mi e' venuta in mente una cosa. Lei ha modificatole proprieta' di [gruppo ActiveDirectory sconosciuto]?
Io: E questo gruppo da dove salta fuori?
STu: E' specificato nel manuale.
Io: No, non lo e'.
STu: Si.
Io: (richiamando a video il PDF) Mi dice la pagina cortesemente?
STu: Umh, vediamo...

Dieci secondi dopo...

STu: Ah, strano.
Io: Questa pagina?
STu: Eh... beh... ecco, sbidiguda come fosse Antani... scappellamento a destra... dimenticanza.
Io: Mi ripete esattamente cosa c'e' da modificare e dove.

STu mi spiega cosa c'e' da modificare e dove. Io saluto, ringrazio e vado in pausa pranzo convinto al mio rientro di sistemare tutto.
Ahahahahahahahhahahahah.
Ehm...

Alle 14:30 creo il gruppo con le opzioni che mi sono state riferite ma il risultato e' lo stesso.
Richiamo, sempre meno felicemente, STu.

STu: Si?
Io: Sempre [io]. Niente da fare.
STu: Ma ha creato il gruppo con le opzioni che le avevo detto.

Sono l'unico a cui stanno sui [parte dell'organo genitale maschile citata spesso al plurale, volgarmente detta] quelli che ripetono cose ovvie piu' e piu' volte?

Io: Si, certamente.
STu: E il risultato e' sempre lo stesso?
Io: (penso) No, e' diverso ma volevo vedere come reagivi (dico) Si.
STu: Ora che mi viene in mente, ha modificato la [voce di registro] sconosciuta come da manuale di istruzioni?
Io: Quale voce di registro?!?
STu: [voce di registro a me sconosciuta].
Io: Ovviamente no, visto che non c'e' traccia di questa voce nel manuale.
STu: Si, c'e'.

Strano, un'altra forte sensazione di deja-vu.

Io: La pagina?
STu: Un attimo.

Passano un paio di minuti...

STu: Ah, strano.
Io: Quale voce e quale valore devo inserire?
STu: [voce] e [valore].
Io: Grazie.

Dopo qualche tira e molla, riavvii, disinstallazione e reinstallazioni dell'applicazione lato server e lato client riesco a ottenere un utente funzionante. Il problema e' che il suddetto utente DEVE avere i permessi di amministratore dell'intera rete.
Ok, l'utente e' "bloccato" alla share condivise che specifico io ma provo orrore e una certa inquietudine all'idea di dare i privilegi di amministratore di rete ai miei utOnti.
Visto che l'orario di uscita si sta avvicinando sempre piu', il Boss mi chiama per degli aggiornamenti.

Boss: Allora?
Io: Ti ho creato l'utente [nome utente] e con quello puoi fare la dimostrazione di lunedi' ma ti anticipo subito che gli ho dovuto dare privilegi da amministratore di rete altrimenti non c'era verso di fargli vedere le share.
Boss: Mi sembra strano ma per ora va bene cosi'. Tu nel frattempo fai qualche verifica, sono sicuro che c'e' un modo per bypassare il problema.

Non riesco proprio a essere ottimista come il mio Boss ma, ovviamente, saro' io che penso sempre male. :)

6 commenti:

  1. Creare un collegamento alla share aziendale attraverso quel [parola poco carina] di cloud, che immagino di terze parti... ecco ho la sensazione che sia un potenziale buco di sicurezza con i controfiocchi, assolutamente indifendibile. Se poi l'utente che ci plana ha già i suoi diritti amministrativi siamo a posto. Cioè: [cattivo] entra nella nuvola, trova i collegamenti alle condivisioni + bug software e si porta a casa tutti i documenti di tutte le aziende collegate. <\discussione bar> Sull'utilità di questa cosa ho qualche dubbio.

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  2. Certa gente dimentica il principio fondamentale della documentazione: scrivila come se chi dovesse leggerla fosse un serial killer maniaco violento che sa dove abiti.

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  3. Forse la poca caffeina incide, ma se ho ben capito c'è un utente con privilegi di admin di tutta la shared che accede tramite cloud.

    Non fai prima a mettere user e pwd di admin nella home page del sito?
    Tanto, se devono entrare cani&porci dal primo bug di sicurezza tanto vale poterli assistere!

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  4. Concordo con Valeren: fottuti per fottuti, tanto vale spalmarsi la vasellina

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  5. Se i costruttori di auto facessero le auto con lo stesso criterio con cui si sviluppa il software (e soprattutto la documentazione), la Trabant sarebbe una Ferrari.

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  6. @ilcomizietto: "Sull'utilita' di questa cosa ho qualche dubbio". Amen. :)

    @Gama: Devo farmi un cartello con quella frase. :D

    @Valeren: Posso proporre la tua idea di mettere user e pass di admin sul sito. Magari e' la volta che mi danno retta. :P

    @Nik: HAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHHAHA. Ok, questa diventera' ASSOLUTAMENTE un cartello. :D

    @lukasbrunner: Lasciamo stare che e' meglio. Ormai rilasciare un software senza averlo testato e' diventata la prassi (almeno per buona parte di quelli che ho avuto la sfortuna di testare).

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