venerdì 18 gennaio 2013

Universi paralleli

Oggi mi e' capitata una cosa parecchio strana che non c'entra un tubo con l'informatica. Quel tipo di cose che ti fanno pensare "ma sono finito in un universo parallelo?"
E' tardo pomeriggio quando io e  la mia compagna decidiamo di andare a cena fuori. Scegliamo il posto, acchiappo il numero e chiamo. Per capire meglio la situazione dovete tenere presente che in questo locale andremo si e no una volta ogni tre mesi quindi non possiamo di certo essere definiti "clienti abituali".

Uomo al Telefono: Buonasera signor Bitmover!

Attimo di silenzio durante il quale mi passano in mente cose del tipo "oddio, qualcuno mi spia!", "hanno clonato il mio numero di telefono!" e anche "i servizi segreti mi stanno ascoltando!".

UaT: Pronto?
Io: Ehm... buonasera. Volevo sapere se avete un tavolo per due per questa sera.
UaT: Ma certo, ci mancherebbe. Vi aspettiamo!

Fisso il cellulare in silenzio per qualche istante cercando di capire cosa si e' fumato il tizio. Non che mi sia dispiaciuto, intendiamoci, l'ho solo trovato bizzarro.

Compagna di Bitmover: Prenotato?
Io: Si, ma e' successa una cosa strana.
CdB: Cioe'?

E vado a spiegare.

CdB: Magari ha riconosciuto il numero e voleva solo essere gentile.
Io: Sara'...

La mia "paranoia lavorativa da utOnto" mi tormenta per tutto il viaggio fino al ristorante. E quando entriamo, la situazione peggiora.

TD: Benvenuti. Avete prenot...

Un collega di TD si avvicina e le bisbiglia qualcosa in un orecchio. Io sono abbastanza vicino da sentire.

Collega di TD: Sono i [mio cognome].

TD mette su un sorriso a 180 denti. Modello squalo, per capirci. E stringe a entrambi la mano.

TD: Buonasera, signor Bitmover! Signora.

Io e la mia compagna ci guardiamo e un brivido mi corre lungo la schiena. Sara' anche gentilezza ma mi sembra di essere finito all'Overlook Hotel con Jack Nicholson che continua a scrivere "Il mattino ha l'oro in bocca" a pochi passi da me. Comunque sia ci sediamo e attendiamo l'arrivo del cameriere.

Io: Scusa ma mi sento un po' strano. Sara' che sono abituato a insulti e rotture di [organo genitale maschile volgarmente detto] ma non lo trovo normale.

La mia compagna si guarda attorno e lascia andare un "gia'". Evidentemente la paranoia lavorativa da utOnto e' contagiosa. Arriva il cameriere, che chiamero' affettuosamente Cameriere utOnto e la prima cosa che fa e' farmi cadere il menu' addosso.

Cu: Oh, scusi.

Passa il menu' anche alla mia compagna ma va lungo e la prende quasi in faccia.

Cu: Oh, sono mortificato.

Dopo aver scelto, Cu ritorna tira fuori il blocco ma gli vola via la penna.

Cu: Ops...

Recupera la penna e la appoggia saldamente alla carta. Io inizio a provare una calda sensazione di normalita'.

Cu: Eccomi, ditemi pure.
Io: Vorrei un piatto di tagliatelle al sugo di...
Cu: Umh... secondo lei le tagliatelle le devo scrivere nel primo riquadro in alto o nel secondo?

Io guardo la mia compagna e sorrido. Sto tornando alla realta'.

Io: Non ne ho idea, mi spiace.
Cu: Sa, le chiedo scusa se le faccio domande del genere ma e' la prima ordinazione che prendo in vita mia.

OK, l'universo parallelo e' finito e sono tornato nella mia cara, utOntesca realta'.
La conferma, pero', l'ho avuta quando siamo arrivati a scegliere il vino.

CdB: Avete dei vini al calice? A parte quelli, intendo.

E indica una lavagna nera poco distante. Il cameriere strizza gli occhi quasi come se dovesse spremere un limone con le palpebre e guarda in direzione della lavagna nera che sara' a qualcosa tipo due metri. Scarsi. Roba che se allungo il braccio la riesco a toccare.

Cu: Lei riesce a vedere quella lavagna? No perche' i vini sono scritti li' e io non riesco di sicuro a leggere cosa c'e' scritto.

No, per chi se lo chiedesse, i vini non erano scritti in piccolo in un angolo ma occupavano tutta una lavagna. Una GROSSA lavagna.

Io e CdB ci guardiamo e sorridiamo.

CdB: Guardi, lasciamo stare. Ho visto un vino che mi interessa. Mi puo' portare un bicchiere di Negramaro?

Cu: No, il Negramaro non ce l'abbiamo pero' in compenso abbiamo il Syrah, il Brunello e il Negramaro.

Giuro. Parole testuali.

Io: Cara, dolce realta'.
Cu: Come scusi?
Io: Niente, pensavo ad alta voce.

Forse la realta' parallela in cui pensavo di essere capitato non era poi cosi' male. :)

14 commenti:

  1. Vabbeh... ma allora c'hai qualcosa te che li attira 'sti soggetti! :) ^___^

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  2. Magari salvano in rubrica i nomi dei clienti, così quando suonano li hanno segnati? Boh...

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    1. Probabile. Quando ad esempio chiamo il servizio radiotaxi mi chiedono solo la conferma dell'indirizzo senza che io lo dica.
      Non so pero' quanto cozzi questo discorso con la legge del trattamento dei dati...

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    2. Vorrei poterti non credere, però ti credo.

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    3. Sempre per la logica dell' "Offriamo un servizio completo, e facciamo sentire il cliente importante"

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  3. Li hai trattati male i gestori la volta precedente, eh?

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  4. mmmm ho come l'impressione che quel locale sara' depennato dalla tua list :)

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  5. Here's...JN-135

    All work and no play make tre stormie a dull boy

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  6. E ti lamentavi della realtà parallela?? Moooolto meglio quella, pensa ad un mondo senza uTonti? Non avresti di che lavorare, e non avresti perle simili da scrivere XD

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  7. Forse si ricordano di te perchè lasci buone mance, o la tua compagna è Belen :-P

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  8. "...il Negramaro non ce l'abbiamo pero' in compenso abbiamo il Syrah, il Brunello e il Negramaro"

    Mi hai fatto venire un inquietante flashback:

    Al bar, dovevo prendere un panino per un collega:

    Io: Ciao, mi dai un panino crudo, brie e salsa rosa?
    BaristaDonna: Non cel'ho
    Io: Eh... Questo qua davanti... Cos'è?
    BD: Crudo e brie
    Io: E quel barattolo là dietro?
    BD: Salsa rosa
    Io: ....E non li puoi mettere insieme?
    BD: Beh si, intendo quello che mi hai chiesto tu non cel'ho, però se vuoi te lo faccio
    Io: Mi faresti un gran favore...

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  9. Dai, hanno preso uno stRagista anche al ristorante.

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  10. A mio parere non è poi così strano: premesso che sicuramente hanno il telefono registrato in qualche lista di clienti, hai detto che ci vai circa ogni 3 mesi... di questi tempi è praticamente come essere un cliente abituale... ;)

    Oppure (non necessariamente O ma potrebbe essere anche E) il tuo volto è come il mio, che mi riconoscono a distanza di anni, gente che nemmeno ricordo di aver mai conosciuto...

    Pensa che io, la terza volta che sono andato nello stesso bar, in Serbia, mi hanno portato la birra senza nemmeno aspettare che la ordinassi, mentre ai miei colleghi (presenti sul posto da almeno 6 mesi prima di me e in molti casi con ordinazioni monotematiche anch'essi) hanno chiesto cosa volevano...

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  11. Mi sembri Joe Bauers in Idiocracy...

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