lunedì 25 febbraio 2013

Quell'amore di bambino

Questa storia non riguarda l'informatica ma la (mancanza di) intelligenza di certe persone.
E' un sabato mattina e sto scambiando due chiacchiere nella cartolibreria di un amico quando entra un ragazzino sui 13-14 anni. Il soggetto si avvicina al banco e gli sbatte, letteramente, un libro sopra.

Ragazzino utOnto: Mi hai dato il libro sbagliato.
Io: (all'amico cartolibraio) Vedo che anche da te il "buongiorno" non usa piu'.

Ru mi guarda senza capire.
L'amico cartolibrario mi guarda e abbozza un sorriso. Della serie "lascia stare che e' meglio".

Amico Cartolibraio: Potresti darmi il codice che ti ha dato l'insegnante?
Ru: E' il libro sbagliato.

Io mi metto in disparte. Ho gia' una mezza idea di dove andra' a finire questa storia.

AC: D'accordo ma devo controllare qual e' quello giusto. Potresti darmi il codice?

Ru picchietta piu' volte con un dito sul libro e mormora "sbagliato".
AC alza gli occhi al cielo e si mette al computer per cercare questo cavolo di codice. Qualche minuto dopo, riesce a trovare l'ISBN che l'insegnante ha dato ai ragazzi. Lo stampa in grande, tipo su tutta la larghezza di un foglio A4, e lo confronta con il libro che il ragazzino ha portato.

AC: Vedi? E' uguale. Il libro e' giusto.
Ru: Sbagliato!
AC: Controlliamolo insieme, OK?

E si mettono in due a controllare l'ISBN del libro numero per numero.
Secondo me, AC ha troppa pazienza. Io avrei gia' mandato Ru nel casino. Piu' volte. Sorridendo.
Alla fine della lettura...

AC: Vedi? Il codice e' quello giusto.
Ru: Per me e' il libro sbagliato e tu te ne approfitti.

Prima che AC possa rispondere, Ru prende il libro ed esce a passo veloce.
Neanche il tempo di aprire bocca che entra un altro cliente. Per la precisione una donna che sventola un pezzo di carta come se fossimo in agosto con quaranta gradi all'ombra.

Donna uOnta: Devo ritirare i libri.
Io: (sottovoce) "Buongiorno anche a lei".

Du si volta verso di me.

Du: Scusi, non ho sentito. Parlava con me?
Io: No, riflettevo ad alta voce.

AC prende il biglietto con i libri da ritirare e dopo qualche minuto torna con una pila di libri che Ercole avrebbe avuto qualche problema a trasportare.

AC: Questi sono i libri. Se puo' cortesemente firmare il foglio di ritiro...
Du: (senza guardare il foglio in questione) L'ho gia' firmato.

AC guarda il foglio dove, alla voce "firma", e' tutto bianco.

AC: No, vede. (toccando la voce "firma") Qui.
Du: (offesa) Io l'ho gia' firmato!

AC prende in mano il foglio, e sono convinto che l'abbia fatto piu' per Du che per se' stesso, lo osserva per un paio di secondi e lo riappoggia sul banco.

AC: Guardi, alla voce firma...

AC alza gli occhi e nota che Du continua a guardare lui, non il foglietto.
Io noto che Du ha lo stesso sguardo dei pesci morti allineati sul banco delle pescherie ma evito di farglielo notare.

AC: (tirando su il foglietto) Guardi...

I (due soli) neuroni nel cervello di Du si sfiorano per un attimo ma nulla cambia.

AC: Signora, potrebbe gentilmente abbassare lo sguardo sul foglio?

Fortunatamente (per AC), i (sempre due soli) neuroni nel cervello di Du si incontrano per un attimo e Du abbassa finalmente gli occhi.

AC: Alla voce firma non c'e' nulla. Se non firma, non posso darle i libri.
Du: Ah, quella firma!
Io: (penso) No, quella con le chiavi sul cofano della tua macchina.

La nota positiva, se cosi' si puo' dire, e' che piu' tardi abbiamo scoperto il perche' dell'insistenza del ragazzino. In una classe di 24 alunni, in tre (solamente 3), avevano comprato un libro diverso. Quello giusto, da codice ISBN, era quello che AC aveva ordinato ma, Odino solo sa perche', i 21 alunni piu' l'insegnante stessa erano convinti che quello giusto fosse l'altro. Valla a capire la mentalita' umana...

8 commenti:

  1. Direi che oltre alla mancanza d'intelligenza direi anche di educazione, mi sento fuori posto pensando che dico buongiorno ad ogni collega che vedo intendendolo sia ocme saluto che come augurio.

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  2. Considerando il comportamento della DU e quello dell'insegnante dell'AC (sono ancora basita... passi per gli alunni, ma la prof... come fa a non sapere qual è il libro giusto?? Non è stata lei a sceglierlo??) ecco, difficilmente ci si può poi aspettare qualcosa di buono dai ragazzini!

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    1. Mi pare che nella scuola italiana il libro lo scelga chi ha la classe l'anno precedente. Nello specifico: il libro per la 3^A dell'anno prossimo lo sceglie il consiglio di classe che ha la 3^A quest'anno.
      Mai capito il perché di questa cosa (utOnti burocrati?).

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  3. "Odino solo sa perche', i 21 alunni piu' l'insegnante stessa erano convinti che quello giusto fosse l'altro"
    La ringrazio per la domanda e innanzitutto buongiorno.
    Perchè su un campione di 25 persone (24 librai a cui si sono rivolti li regazzetti + un insegnante) in 22 non sanno leggere un codice ISBN, mentre i rimanenti 3 si... il 12%, una percentuale notevole vista l'utonzia generalizzata in ogni settore, quindi (nonostante tutto) onore alla categoria dei librai!

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  4. Dov'è un lanciafiamme quando serve?! Certa gente inizia ad essere più gentile solo se vien presa a ceffoni (DU) ed a pedate nel culo (RU).
    Santo subito l'amico libraio!

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  5. "Per me e' il libro sbagliato e tu te ne approfitti"

    Qua ci stava un diretto verso lo zigomo del ragazzino...

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  6. @Odino: mi spiace dubitare della Sua saggezza, però ... se anche i 3 rimanenti erano convinti di avere il libro giusto, allora NEMMENO LORO sanno leggere un codice ISBN.
    O al massimo non hanno voluto sforzarsi a farlo, il che però aumenterebbe il loro grado di Utonzìa :-)

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  7. @Odino: come al solito, mi sveglio dopo.
    Vedo adesso che parlavi invece dei librai, mi scuso.

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