Continua la giornata maledetta ma, fortunatamente, sono riuscito a superare indenne la pausa pranzo (senza, comunque, aver messo mano alla stramaledetta VPN). Ora e' il turno di utOnto che lamenta dei problemi all'accensione del notebook. Non sarebbe tutta questa gran cosa se non fosse per il fatto che utOnto lavora a, metro piu' metro meno, 350 chilometri da qua e "fare un intervento sul portatile" non e' una cosa da cinque minuti.
Io: Bisogna che ci fai avere il portatile in qualche modo.
utOnto: Non posso, lavoro.
Io: Immagino ma se non ti si accende la vedo dura lavorare.
utOnto: Non posso inviarvelo, io ci lavoro col portatile.
Io: Questo l'ho capito, ma se non ti si accende come fai a lavorare?
utOnto: Ci lavoro, ho detto!
Ripetete pure questa pappardella quante volte volete avendo, pero', l'accorgenza di modificare la mia domanda e lasciando inalterata la risposta di utOnto. Dopo un tira e molla di dieci minuti buoni l'utOnto se ne esce con l'unica frase che non gli avrei mai voluto sentir dire.
utOnto: Senti facciamo una cosa, provo a ripristinarlo io - che tanto so come si fa - con la console di ripristino di Windows e poi ti faccio sapere.
Io: Incrocio le dita per te.
Neanche il tempo di un caffe' che utOnto telefona ancora.
utOnto: Senti, ho inserito il cd di Windows, scelto la console di ripristino ma ora mi chiede quale partizione voglio recuperare.
Io: Quante ne vedi?
utOnto: Una.
Io: Quindi?
utOnto: Si, ma dice selezionare 1 per C:\Windows.
Io: Quindi?
utOnto: Cosa devo selezionare? Uno o C:\Windows?
Io: Staccati dal monitor, fai un giro intorno alla scrivania e rileggi.
utOnto: Non prendemi in giro.
Io: Ero serio. Comunque devi premere il tasto 1. Quello accanto al 2, per capirci.
utOnto: Ok, grazie.
Tremo per il destino del portatile. Comunque utOnto non ha piu' chiamato il che significa che o e' riuscito a ripristinare tutto o ha incasinato tutto e mi ha gia' spedito il portatile. In ogni caso, per ora, non e' piu' un problema mio. Finalmente, avendo finito i casini, posso mettermi a pensare alla maledetta VPN.
Io: Boss hai un attimo?
Boss: Ho anche mezzo pomeriggio se vuoi.
Io: Perfetto.
E gli butto sulla scrivania un plico di fogli delle dimensioni del Signore degli Anelli.
Boss: Sarebbe?
Io: La VPN fra [cliente1] e [cliente2]. Quella che non vuole funzionare.
Boss: Ok, prendi una sedia.
Passiamo tre ore fra caffe', prove e stampate di configurazioni Cisco, ma non c'e' verso di farla andare online poi, dopo l'ennesima pausa caffeina, quando torniamo a video notiamo che il PC del cliente, sul quale facevamo le prove di connessione, e' misteriosamente andato offline.
Boss: Chiama [cliente] e senti cosa cavolo hanno fatto.
Io acchiappo il telefono, digito il numero e attendo.
utOnta: Salve, qui e' [cliente].
Io: Ciao, sono [io] di [nome ditta]. Stavamo facendo alcune prove sul PC di [utOnta2] ma ora ci risulta irraggiungibile. Potresti verificare che sia ancora acceso?
utOnta: Non vorrei che l'avesse spento il mio capo. Aspetta che controllo.
utOnta appoggia il telefono senza mettermi in attesa e sento un vociare lontano. Poi, dopo qualche minuto, utOnta ritorna.
utOnta: Si, ecco... vedi, prima e'... e' saltata la luce e quindi il PC si e' spento. Ora, comunque, te l'ho riacceso.
Io: Ok, grazie.
Umh, prima utOnta ha dovuto chiedere se era stato il capo POI si e' ricordata che e' saltata la luce? Le cose sono due: o ha bisogno di un buon oculista oppure il suo capo dovrebbe imparare a lasciare fare ai tecnici (come gli avevamo gia' detto). Chissa' perche' propendo piu' per la seconda ipotesi. Tutto questo, ovviamente, ignorando il fatto che i PC sono dotati di UPS e che, quindi, la scusa "e' saltata la luce" non regge molto.
Il PC, dopo pochi minuti, torna online e io e Boss possiamo riprendere a lavorare, ma a nulla valgono i nostri sforzi perche' alle 19 alziamo bandiera bianca e rinviamo il tutto a lunedi' mattina con la speranza che il fine settimana ci porti consiglio. Io ci credo poco ma se non altro mi sono lasciato questa giornata del cavolo alle spalle. In attesa dell'arrivo della prossima giornata maledetta, ovviamente.
venerdì 7 gennaio 2011
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