Arrivo in ufficio, tempo di un caffe' e poi via da un cliente. L'alimentatore di un PC ha deciso di andare a [donne che praticano il mestiere piu' antico del mondo] quindi bisogna sostituirlo e, gia' che ci sono, invertire questo PC con un altro per dare la possibilita' agli utOnti di lavorare meglio. Cosa significhi questa frase solo Odino lo sa. Io ho smesso da tempo di chiedermi quale logica c'e' dietro queste scelte.
Una volta arrivato dal cliente, mi presento a utOnto.
utOnto: Quello (indicandomi un PC) e' il computer con l'alimentatore guasto. Una volta sistemato bisogna portarlo in quell'ufficio la' (indica un ufficio fuori dall'edificio principale) e sostituirlo con un altro computer. Comunque quando hai fatto chiamami che ti accompagno.
Io: Ok.
Cambiare un alimentatore non e' un gran problema. In teoria. In pratica bisogna stare dannatamente attenti che i case non siano stati costruiti con il [parte anatomica umana destinata all'eliminazione dei rifiuti corporei in forma solida, volgarmente detta].
Mentre sono li' che svito e avvito e mi rendo conto di una cosa.
Io: (penso, guardando la base interna del case) Ma guarda che schifo che c'e' qua sotto. Sembra che qualcuno abbia rovesciato un succo di mirtilli.
Poi uno dei pochi neuroni rimasti nel cervello si attiva. Non e' succo di mirtilli, e' un mio dito, aperto in due, che ha iniziato a sbrodolare sangue.
Io: [lunga sequenza di parole davvero poco carine rivolte a tutti gli Dei che mi passano per la mente. Ed e' una lista molto lunga].
Dopo essermi rattoppato il dito e dopo aver pulito il macello in fondo al case (sembra quasi il titolo di un film horror, "quel macello in fondo al case"), ho sistemato il PC e ho chiamato utOnto che mi ha accompagnato negli altri uffici.
utOnto: Quello e' il PC che va sostituito.
Il PC in questione e' posizionato su una macchina che difficilmente riesco a descrivere. Immaginatevi un parallelepipedo di acciaio alto due metri, largo tre e profondo uno. Dal lato dove ci stanno le persone, questo affare e' inclinato a 45 gradi circa verso l'operatore e sporge di un altro metro. Il PC e' incastrato fra duemila cavi SOPRA questa macchina nel punto piu' lontano possibile. Ovviamente questo macchinario e' impossibile da spostare e, per aggiungere benzina al fuoco, e' appoggiato ad angolo quindi su due lati non ho spazio di manovra. No, per quelli che se lo fossero domandati, non posso salirci sopra in quanto il macchinario ha un'interfaccia di gestione di non-so-cosa, che fa molto lancio di missili nucleari, delicata come il cristallo.
Dopo un numero infinito di bestemmie e maledizioni, riesco a salire in bilico fra una scala storta e appoggio la punta di un piede su un angolo del macchinario sperando di non rompere nulla.
utOnto: Occhio che non e' cosi' solido come potresti pensare.
Io: Pure.
Quindi, riassumendo, sono in bilico fra una scala storta e un macchinario di acciaio che, per qualche motivo a me sconosciuto, non e' assolutamente solido.
Io: (penso) Meno male che c'e' da fare poco.
Dovevo immaginarlo che Murphy si era svegliato telepate questa mattina.
Inizio a togliere i cavi dal PC e sono quasi pronto a scendere quando mi accorgo che c'e' una chiave hardware su porta seriale avvitata con due viti. Mi rilasso un attimo a terra mentre raccolgo un cacciavite dalla mia fidata borsa di tecnico IT e risalgo sulla giostra.
Ora, lo scienziato che ha progettato questa cosa doveva essere particolarmente ubriaco o particolarmente stupido. La chiave hardware e' a forma di lettera "I" con due parti piu' larghe alle estremita' che mi impediscono di infilare il cacciavite. Forse la doveva usare il grande puffo perche' altrimenti non mi spiego come sia possibile svitare questo arnese. Per piu' di una volta, mentre cercavo di svitare questa [parola poco carina] di chiave hardware, mi e' venuta voglia di lanciare il PC oltre il macchinario e di gridare modello cavernicolo che ha appena sconfitto un avversario ma la mia parte razionale ha avuto la meglio.
Una volta rimosso questo PC e installato quello nuovo, torno da utOnto.
Io: Ho sostituito i due PC. Posso fare altro visto che sono qua?
utOnto: Abbiamo un altro computer a cui si e' bruciata la scheda madre. Dovresti togliere il disco fisso, collegarlo al mio computer e trasferire alcuni dati che ci sono sopra. E' un problema?
Io: No, assolutamente.
Nota per me: ogni tanto, alla domanda "e' un problema", rispondi "si".
Apro il PC non funzionante e svito il disco fisso. Ovviamente, gli scienziati che hanno chiuso questo affare devono essere parenti con quello che ha progettato la chiave hardware seriale di cui parlavo poco fa perche' oltre ad aver avvitato con quattro viti il disco (due per ogni lato costringendomi a svitare tutto lo svitabile) hanno anche SILICONATO i cavi.
Non ci credete?
Bene, fortunatamente ho fatto alcune foto (sorry per la qualita' ma non potevo perdere troppo tempo). :)
A questo punto pero' avevo gia' abbastanza nervoso quindi ho preso i cavi e li ho tirati a forza. Murphy si deve essere distratto un attimo perche' miracolosamente non si e' rotto nulla, ne' i cavi ne' il disco.
Io: (penso) Bon, ora non resta che collegarlo al PC di utOnto che ho gia' apert... fuuuuuuuuck!
Il "fuuuuuuuuck" deriva dal fatto (e qui sono stato idiota io perche' ci potevo guardare prima) che il PC di utOnto NON ha il supporto Sata e io, tanto per rimanere in tema con la giornata, ho dimenticato in ufficio l'adattatore Sata-USB.
Chiamo in ufficio.
Collega: Si?
Io: Ciao, non e' che puoi dire allo st(R)agista di allungarmi da [cliente] l'adattatore Sata-USB?
Collega: Non c'e' problema. Cinque minuti e arriva.
Mentre attendo l'arrivo dello st(R)agista, spiego la situazione a utOnto.
Io: ... e quindi devo aspettare che arrivi un mio collega con un adattatore.
utOnto: Ok, non c'e' problema. Nel frattempo puoi vedere se questo banco di RAM e' compatibile con quel PC laggiu' in fondo?
Vista la giornata, avrei potuto rispondere benissimo con un "no" ma per scrupolo ho verificato.
Io: (tornando da utOnto) No, non e' compatibile purtroppo.
utOnto: Immaginavo.
Io: (penso) E se lo immaginavi che stra[organo genitale maschile volgarmente detto] mi hai fatto verificare a fare?
Nel frattempo, comunque, e' arrivato lo st(R)agista con l'adattatore quindi apro il portatile, collego il disco e attendo. In effetti attendo un po' troppo visto che dopo cinque minuti il disco non da segni di vita. Riprovo cambiando porta USB e questa volta va meglio nel senso che Windows sembra aver trovato qualcosa ma la gioia e' di breve durata perche' il disco inizia a fare un rumore tipo gatto incazzato rimasto chiuso fuori casa sotto la pioggia a cui un topo ha fregato l'ultima razione di cibo e lo prende pure in giro dall'altro lato di una finestra chiusa. A dire il vero non so come sia un rumore simile ma sicuramente non e' affatto bello.
Un ulteriore test conferma la mia ipotesi. Il disco e' andato.
Io: (rivolto a utOnto) Il disco non ne vuole sapere di partire.
utOnto: Quindi?
Io: O mandi questo disco a una societa' di recupero dati, pagando ovviamente, oppure puoi tranquillamente usarlo come posacenere.
utOnto: (rigirando l'hard disk fra le mani) Ah, ok.
Io: (con un filo di speranza) Se non c'e' altro...
utOnto: Potresti parlare con [utOnto2]? Dice che ha qualche problema al login.
Io: Ok.
Con molta meno speranza rispetto a poco fa, mi reco da utOnto2.
Io: Ciao, mi hanno detto che hai problemi al login?
utOnto2: Si, tutte le volte devo premere control, alt e canc e poi premere invio. Non si potrebbe automatizzare il processo e fare in modo che il PC si accenda senza troppe storie?
Io: (penso) Le "troppe storie" sarebbero utili volendo essere pignoli (dico) Gia' e' molto che non devi inserire una password nel PC. Al massimo posso toglierti il fatto che devi premere ctrl-alt-canc se mi mandi due righe scritte con la richiesta.
utOnto2: Lo faccio subito.
Attendo che la mail venga spedita E che arrivi a destinazione quindi procedo all'operazione.
Io: Ora, quando accenderai il computer, arriverai direttamente alla richiesta della password.
utOnto2: Ma non si puo' togliere? Voglio dire, gia' premo invio senza scriverla, a questo punto tanto varrebbe toglierla.
Io: A dire il vero sarebbe meglio metterla una password anziche' usare l'invio anche perche', in teoria, ci sarebbe pure una legge che ti obbliga a impostarla e cambiarla periodicamente.
utOnto2: (dopo un attimo di silenzio) Ma non si puo' togliere?
Io: No.
Meno male che questa giornata e' quasi finita...
Sulle 4 viti del disco ammetto che quando possibile le monto anch'io mi (magari sbaglio) l'idea che quell'affare che gira 7200 rpm "balli" di meno se bloccato a croce.
RispondiEliminaIl silicone sui cavi pero' e' da premio Nobel per l'intelligenza...
Non metto quattro viti per fermare dischi da quando ero in terza superiore! :D
RispondiEliminaIl silicone però non lo accetto.
No, davvero, voglio il nome di chi ha assemblato quel pc in modo da poterlo trovare ed impiccare con un cappio composto da cavi SATA.
Gama, onestamente mi sembra unbo spreco di cavi. Sul serio chiunque abbia siliconato la bestia è oltre le possibilità di ogni LART conosciuto.
EliminaCerca "right angle screwdriver", sono utilissimi per molte di apparecchiature miniaturizzate, soprattutto quelli con il movimento a cricchetto, per le situazioni in cui non hai molto margine di manovra per la rotazione.
RispondiEliminaBenvenuto nel mondo dei case tirati al risparmio e anche più in quanto hanno lamiere non burattate. ;-)
RispondiEliminaMa leggendo noto che hanno acquistato pc da due soldi, forse meno, visto che per far star su i connettori con costretti ad incollarli :-) :-) :-). Sa tanto di società dalle tue parti che negli anni '90 causa materialiscadentimachecostanopocoanzimeno doveva incollare TUTTO!! e par tutto intendo la scheda video al bus i connettori dei dischi il controller e varie amenità. Questo per evitare che i vari componenti, dopo il trasporto, viaggiassero liberi per il case, con conseguente chiamata al supporto teNNNico con il classico "NON FUNZIONA". :-) :-) :-)..... ma tanto costavano così poco.... ;-)
~
"Posso fare altro visto che sono qua?" questa è una frase che implica sfiga! Non usarla mai più!
RispondiEliminaTralasciando l'aurea sfigocosmica in quanto giornate così ci sono e ci saranno sempre... Mi preoccupa il fatto che ti sei sventrato il dito senza percepire dolore alcuno... O sei diventato un highlander o hai i sensi totalmente inibiti dalla stanchezza.
RispondiEliminaYou need a lot of holidays baby. Tieni duro! :)
Come scritto sopra, se le lamiere non son burattate, son peggio dei bisturi, basta sfiorarle e si è già tagliati. Taaanttti anni fa c'erano giornate che avevano più cerotti che dita. :-D
Elimina~
@Clark: Premio (IG)Nobel vorrai dire. ;)
RispondiElimina@Gama: Sfortunatamente non ho avuto modo di sapere chi cavolo ha assemblato quel PC. Altrimenti avrei fatto un cartello "Io non posso entrare" appeso nel CED con la faccia del tizio. ;)
@Darkmok: Thx, gia' presenti nella borsa da tecnico IT. ;)
@Anonimo: Mi fa piacere essere entrato (e subito uscito) da questo mondo di "case tirati al risparmio". Grazie. :D
@lufo88: Eh lo so ma a volte sfuggono al mio firewall interno e riescono a trovare la strada per le corde vocali. ;)
@Rabza: Propendo per la seconda ipotesi nonostante la prima non mi dispiacerebbe affatto. ;)