Posso capire che lavorare in un call center non sia il massimo della vita, posso anche capire che una persona possa avere le scatole girate ma il tizio con cui ho parlato oggi sembrava fosse uscito da un funerale.
Intendiamoci, e' stata una persona molto gentile quindi non lo chiamero' "utOnto" ma un po' di brio nella voce, magari...
Il Boss mi ha richiesto di "collegare" in qualche modo l'ID che un sito web mi ha fornito con quello aziendale perche', Odino solo sa per quale motivo, non sono collegati fra loro (per chi se lo chiedesse, avevamo specificato il collegamento fra i due account in fase di creazione).
Mi sono collegato al sito web, ho fatto login con i dati aziendali e ho aperto un ticket.
From: [azienda]
Ticket: Salve, vorrei collegare l'ID [mio numero ID] di [mio nome utente] con quello aziendale da cui vi sto scrivendo. Potete farlo voi o dirmi come posso fare? Grazie.
Il giorno dopo mi arriva la risposta.
From: [produttore]
Ticket: Salve, l'ID da lei indicato appartiene a un'altra persona quindi non e' possibile eseguire questo collegamento.
Ma porca [donna che pratica il mestiere piu' antico del mondo, volgarmente detta]. Quale parte di [mio numero ID] e [mio nome utente] non era chiara?
Lasciamo il beneficio del dubbio pensando che l'abbiano fatto per motivi di sicurezza e non perche' sono rintronati e vediamo di aprire un altro ticket.
From: [mio account personale]
Ticket: Salve, vorrei collegare l'ID [numero ID aziendale] di [nome azienda] con quello che sto attualmetne utilizzando per inviarvi questa segnalazione. Potete farlo voi o dirmi come posso fare? Grazie.
Una persona sana di mente a questo punto penserebbe che il supporto tecnico l'abbia capita.
Seeeeeeeeee.
Guarda Bitmover, un maiale rosso e nero con gli occhi di Ghost Rider che vola cantando "Anna dai capelli rossi".
Il giorno dopo ricevo la risposta.
From: [produttore]
Ticket: Salve, l'ID da lei indicato appartiene a un'altra entità quindi non e' possibile eseguire questo collegamento.
Inizio a pensare che "non sia possibile eseguire questo collegamento" e basta ma se fosse cosi' perche' non me lo dicono chiaro e tondo?
Vado dal Boss e gli spiego la situazione.
Boss: Dobbiamo collegare quei due account, e' di fondamentale importanza. Vedi se puoi chiamarli.
Io: Si, c'e' il numero verde ma non ho molte speranze.
Boss: Prova, poi vediamo.
Acchiappo il telefono e compongo il numero.
Voce Registrata: Grazie per aver chiamato [produttore]. Premere uno per Antani come se fosse scappellamento a destra. Due per sbidiguda prematurata. Tre per ispettore tombale con fuoco fatuo, quattro...
Ho dovuto buttare giu' e rifare il numero tre volte (visto che alla fine non mi veniva passata una persona fisica e non ripartiva la voce registrata ma "cadeva nel vuoto") prima di capire che cavolo dovevo premere per parlare con qualcuno.
Ora, per comprendere bene la persona dovete immaginarvi una donna, al funerale del marito, a cui hanno appena comunicato che la sua unica casa e' andata a fuoco e che nell'incendio le e' morto il cane e le e' scappato il gatto. Ecco, immaginandovi questo potrete avvicinarvi (ma solo avvicinarvi) all'allegria sprigionata dalla voce dell'utEnte.
utEnte Non Molto Allegro: Salve, sono [nome]. Come posso esserle utile?
Io: (penso) Evitando di farmi venire la voglia di tagliarmi le vene (dico) Salve, ho un problema di questo tipo...
E qua ho spiegato per filo e per segno tutto quello che ho fatto, i ticket che ho aperto e soprattutto il collegamento fra i due account che intendo fare.
uNMA: Facciamo una cosa, vada su [pagina di login].
Io: Fatto.
uNMA: Vede [voce menu']?
Io: No.
uNMA: E' all'interno del menu' a tendina in alto a sinistra. Quello piccolo.
Io: (penso) Potevate nasconderlo meglio (dico) Visto, mi richiede i dati di accesso.
uNMA: Inserisca quelli aziendali.
Io: Fatto, ho una pagina di riepilogo.
uNMA: Qua basta cliccare su "esegui collegamento fra account".
Io: Perfetto se non fosse per il fatto che non vedo nessun pulsante o link chiamato in quel modo.
uNMA: No?
Io: (penso) Scherzavo, lo vedo ma ti voglio far perdere tempo (dico) Eh gia'.
uNMA: Rifacciamo la procedura da capo.
Io: In che senso, scusi?
uNMA: Vada su [pagina di login].
Io: (alzando gli occhi al cielo) Fatto.
uNMA: Vede [voce menu']?
Io: Si, visto e cliccato. Si apre la pagina in cui mi vengono richiesti i dati. Inserisco quelli aziendali e arrivo alla pagina di prima.
uNMA: Ne e' sicuro?
Io: (penso) Ma mi prendi in giro? (dico) Si, ne sono sicuro.
uNMA: Che browser usa?
Io: Firefox ma se vuole posso provare con Internet Explorer (penso) anche se dubito che cambiera' qualcosa.
uNMA: Se puo' provare.
Io: [voce menu']... dati aziendali... login... niente da fare. Stessa cosa.
uNMA: Guardi le apro un caso con il nostro supporto tecnico perche' non capisco proprio perche' vediamo due cose differenti.
Io: Grazie. Visto che siamo al telefono posso chiederle un'informazione sul mio account?
uNMA: Dica.
Io: Avrei necessita' di verificare [parametro]. Dove devo andare?
uNMA: Facciamo una cosa, vada su [pagina di login].
Perche' ho una brutta sensazione?
lunedì 31 dicembre 2012
venerdì 28 dicembre 2012
Il giorno del disastro
Dopo aver dovuto resettare in un modo molto simpatico "il bagaglio" e dopo averlo installato insieme a due tecnici piu' di nome che di fatto, siamo arrivati al giorno dell'utilizzo del sistema wireless.
La situazione e' questa: indicativamente un centinaio di persone dotate di iPhone, iPad, Blackberry e ogni altro strumento portatile possibile e immaginabile dotato di connettivita' wireless devono accedere alla rete per vendere/comprare non so cosa e non mi interessa. Visto che abbiamo testato il sistema e sappiamo che funziona siamo abbastanza tranquilli ma per sicurezza abbiamo dato disponibilita' per risolvere qualunque problema possa presentarsi.
Neanche a dirlo, alle 9 spaccate, cioe' quando questa gente inizia a lavorare, squilla il telefono e la telefonata viene passata a me da una collega con le parole "sono quelli del wireless".
Io: Si?
Tecnico utOnto1: Ciao, qua non funziona nulla.
Io: In che senso "non funziona nulla"?
Tu1: Che non va.
E meno male che questo e' un tecnico.
Io: E' successo qualcosa?
Tu1: E' saltata la luce in tutto lo stabile.
Io: Ed e' tornata vero? (penso) tanto per stare dalla parte del sicuro.
Tu1: Si, certo.
Io: Gli apparati sono accesi?
Tu1: Umh... si.
Io: Tutti?
Tu1: Si, tutti.
Io: Avete staccato qualche cavo o modificato qualcosa nella configurazione?
Tu1: No, assolutamente.
Io: Ok, mi collego da remoto e verifico.
Sfortunatamente, nonostante la VPN creata per l'occasione risulti assolutamente funzionante, la mia connessione va continuamente in timeout.
Io: Non riesco a collegarmi a [bagaglio]. Potresti provare a spegnerlo e riaccenderlo?
Tu1: Un attimo.
Poco dopo...
Tu1: Fatto.
Io: No, ancora non risulta raggiungibile. Faccio qualche prova e ti richiamo.
Provo ogni cosa possibile dal FTP al web passando da SSH e telnet. Niente da fare. Poi, piu' per curiosita', verifico l'elenco degli IP rilasciati dal DHCP e scopro che il bagaglio ne ha preso uno. Sfortunatamente, pero', quel pattume metallico non e' raggiungibile nemmeno utilizzando quest'ultimo IP.
Chiamo il Boss.
Boss: Si?
Io: Problema con il sistema wireless.
Boss: (iniziando ad andare in panico) Cosa?
Io: [bagaglio] non e' piu' raggiungibile.
Boss: Hai provato a farlo riavviare?
Io: Ho provato di tutto.
Boss: Mai che una volta vada bene con quell'affare, vedo. Cosa possiamo fare?
Io: O vado da loro (ndB: un'ora di viaggio minimo solo andata) oppure bypassiamo del tutto il sistema di autenticazione e lasciamo la navigazione libera.
Boss: Navigazione libera. Non possiamo permetterci che stiano senza connessione per un'ora.
Faccio scollegare il bagaglio in modo che il Ruckus vada direttamente in rete e la connettivita' e' ristabilita.
Io: Scusa, per curiosita', potresti attaccare un monitor a [bagaglio], riavviare [bagaglio] e dirmi cosa vedi?
Tu1: Ti mando uno screenshot.
Io: Ok.
Dopo aver ricevuto l'immagine che segue, richiamo il tecnico.
Io: Ho capito qual e' l'errore e da qua non posso farci nulla.
Tu1: Pazienza, l'importante e' che funzioni la connettivita'.
Il giorno seguente, vado dai soggetti per recuperare il bagaglio. Mentre sto impacchettando tutto, Tu2 mi si avvicina.
Tu2: Comunque che sfortuna ieri la luce.
Io: Gia', purtroppo puo' capitare che salti una volta.
Tu2: Una? Magari...
Ucci ucci.
Io: Cioe'?
Tu2: Ma, sai, ieri come ti abbiamo detto e' saltata la luce solo che il gruppo di continuita' non ha retto e si e' spento tutto. Poi la luce e' tornata ed e' andata via dopo pochi secondi. E questo e' successo cinque volte di fila.
Io: Ah.
Domande:
La situazione e' questa: indicativamente un centinaio di persone dotate di iPhone, iPad, Blackberry e ogni altro strumento portatile possibile e immaginabile dotato di connettivita' wireless devono accedere alla rete per vendere/comprare non so cosa e non mi interessa. Visto che abbiamo testato il sistema e sappiamo che funziona siamo abbastanza tranquilli ma per sicurezza abbiamo dato disponibilita' per risolvere qualunque problema possa presentarsi.
Neanche a dirlo, alle 9 spaccate, cioe' quando questa gente inizia a lavorare, squilla il telefono e la telefonata viene passata a me da una collega con le parole "sono quelli del wireless".
Io: Si?
Tecnico utOnto1: Ciao, qua non funziona nulla.
Io: In che senso "non funziona nulla"?
Tu1: Che non va.
E meno male che questo e' un tecnico.
Io: E' successo qualcosa?
Tu1: E' saltata la luce in tutto lo stabile.
Io: Ed e' tornata vero? (penso) tanto per stare dalla parte del sicuro.
Tu1: Si, certo.
Io: Gli apparati sono accesi?
Tu1: Umh... si.
Io: Tutti?
Tu1: Si, tutti.
Io: Avete staccato qualche cavo o modificato qualcosa nella configurazione?
Tu1: No, assolutamente.
Io: Ok, mi collego da remoto e verifico.
Sfortunatamente, nonostante la VPN creata per l'occasione risulti assolutamente funzionante, la mia connessione va continuamente in timeout.
Io: Non riesco a collegarmi a [bagaglio]. Potresti provare a spegnerlo e riaccenderlo?
Tu1: Un attimo.
Poco dopo...
Tu1: Fatto.
Io: No, ancora non risulta raggiungibile. Faccio qualche prova e ti richiamo.
Provo ogni cosa possibile dal FTP al web passando da SSH e telnet. Niente da fare. Poi, piu' per curiosita', verifico l'elenco degli IP rilasciati dal DHCP e scopro che il bagaglio ne ha preso uno. Sfortunatamente, pero', quel pattume metallico non e' raggiungibile nemmeno utilizzando quest'ultimo IP.
Chiamo il Boss.
Boss: Si?
Io: Problema con il sistema wireless.
Boss: (iniziando ad andare in panico) Cosa?
Io: [bagaglio] non e' piu' raggiungibile.
Boss: Hai provato a farlo riavviare?
Io: Ho provato di tutto.
Boss: Mai che una volta vada bene con quell'affare, vedo. Cosa possiamo fare?
Io: O vado da loro (ndB: un'ora di viaggio minimo solo andata) oppure bypassiamo del tutto il sistema di autenticazione e lasciamo la navigazione libera.
Boss: Navigazione libera. Non possiamo permetterci che stiano senza connessione per un'ora.
Faccio scollegare il bagaglio in modo che il Ruckus vada direttamente in rete e la connettivita' e' ristabilita.
Io: Scusa, per curiosita', potresti attaccare un monitor a [bagaglio], riavviare [bagaglio] e dirmi cosa vedi?
Tu1: Ti mando uno screenshot.
Io: Ok.
Dopo aver ricevuto l'immagine che segue, richiamo il tecnico.
Tu1: Pazienza, l'importante e' che funzioni la connettivita'.
Il giorno seguente, vado dai soggetti per recuperare il bagaglio. Mentre sto impacchettando tutto, Tu2 mi si avvicina.
Tu2: Comunque che sfortuna ieri la luce.
Io: Gia', purtroppo puo' capitare che salti una volta.
Tu2: Una? Magari...
Ucci ucci.
Io: Cioe'?
Tu2: Ma, sai, ieri come ti abbiamo detto e' saltata la luce solo che il gruppo di continuita' non ha retto e si e' spento tutto. Poi la luce e' tornata ed e' andata via dopo pochi secondi. E questo e' successo cinque volte di fila.
Io: Ah.
Domande:
- Se vedi che la luce inizia a saltare ogni due secondi, non ti viene il dubbio che magari, dico magari, e' meglio spegnere gli apparati tipo server e simili?
- Perche' il giorno prima non mi hai detto che la luce e' saltata SEI volte? Magari poteva essere un indizio utile visto l'errore dello screenshot che poi mi hai mandato, non ti pare?
mercoledì 26 dicembre 2012
lunedì 24 dicembre 2012
Quando dovresti finire in cinque minuti
Se non e' finito il mondo, ci eravamo lasciati venerdi' con io che ho configurato il "bagaglio" per la creazione di un sistema di accesso wireless insieme a Ruckus e alcuni access point.
Oggi e' il giorno dell'installazione quindi io e il Boss siamo partiti allegramente e, fra una chiacchiera e l'altra, siamo arrivati a destinazione.
C'e' da dire che il chilometro circa di strada fatto portando (io) uno scatolone con dentro il bagaglio, il Ruckus Zone Director, tre access point, uno switch a 24 porte e un Watchguard (piu' cavi di alimentazione e trasformatori vari) mi ha fatto bestemmiare non poco ma lasciamo stare.
Sul posto, incontriamo i tecnici del CED. Dico "tecnici del CED" perche' questi tizi si sono presentati come "tecnici" ed erano in un ufficio con la targhetta "CED" sulla porta.
Io: Dove dobbiamo installare il tutto?
Tecnico utOnto1: (indicando un mobile) Qui sopra.
Io: Ok. Boss, procedo?
Boss: Procedi.
Da quando ho aperto lo scatolone a quanto ho collegato l'ultimo filo saranno passati sei, forse sette minuti.
Io: (rivolto al Boss) Finito.
Boss: Perfetto, piazziamo gli access point e poi verifichiamo la copertura.
Tempo dieci minuti scarsi, gli access point sono installati.
Per capire meglio la situazione, dovete sapere che uno solo di questi tre access point e' stato collegato da Tecnico utOnto1 e Tecnico utOnto2, gli altri due li abbiamo montati io e il Boss.
Io: (rivolto al Boss) Testiamo la connettivita'?
Boss: Tu di la', io di qua.
Dopo aver passato tutto l'edificio, ci ritroviamo nell'ingresso per scoprire che l'access point a poca distanza da noi non manda un gran segnale. Dove dovrebbero esserci cinque tacche su cinque, ne abbiamo una. Scarsa.
Io: Umh... strano.
Boss: Puoi collegarti a quell'access point?
Io: Non da qua, posso farlo dal CED visto che e' su una sottorete differente.
Boss: Aspetta (poi, rivolto a Tu1) di sopra e' collegato tutto correttamente?
Tu1: Si, assolutamente.
Io: Tanto per essere sicuri. Siete certi al 100% che sia tutto collegato correttamente?
Tu1: Si.
Boss: Fai un salto nel CED e verifica perche' questo qua non ha segnale. Chiamami quando sei li' che facciamo qualche prova.
Corro nel CED, mi collego all'interfaccia e scopro che l'access point non e' registrato. Le cose sono due:
Io: (penso) E' ora di verificare che vada tutto bene nei collegamenti.
Tempo venti secondi e scopro il primo casino. Anziche' collegare, come avevamo detto, l'access point allo switch, Tu1 e Tu1 l'hanno collegato a un'interfaccia a caso del Watchguard.
Per capire bene l'assurdita' della cosa, vi incollo due immagini. La prima e' lo switch nel quale gli abbiamo chiesto di collegare il cavo, la seconda il Watchguard cioe' un firewall. Posso capire che un normale utOnto/utEnte non capisca la differenza fra i due apparati ma un tecnico di un CED...
Ah, fra l'altro, vorrei sapere perche' se dico "collega il cavo allo switch blu Cisco" uno poi lo collega a un Watchguard rosso.
Io: (penso) Grazie al [organo genitale maschile, volgarmente detto] che non funziona.
Chiamo il Boss.
Io: Penso di aver trovato il problema.
Boss: Sarebbe.
Io: (guardando Tu2 a pochi passi da me) Te lo dico dopo. Intanto mi fai sapere se la situazione e' migliorata?
Boss: Umh... no, sempre uguale.
Io: Qua e' tutto in ordine a livello di cablaggi.
Boss: Non e' che e' saltato l'access point?
Io: Ne dubito MOLTO fortemente.
Boss: Aspetta.
A questo punto il Boss si e' guardato attorno e da buon ex-tecnico qual e', ha subito pensato a una cosa.
Boss: Cambio il loro cavo di rete e ne uso uno dei nostri. Ti richiamo fra qualche minuto.
Io: Ok.
Tempo trenta secondi e vedo l'access point tornare in linea.
Dopo poco, mi richiama il Boss.
Boss: Immagino che ora funziona correttamente visto che qua ho cinque tacche piene.
Io: Gia'.
Boss: Scendi giu' che andiamo via.
Tempo dell'installazione e del collegamento degli access point: 15 minuti circa, diciamo 20 per stare sul largo.
Tempo per capire che i due "tecnici" non sapevano fare il loro lavoro: 1 ora e 30.
E se pensate che sia finita qui dovete leggere quello che e' successo il giorno dopo.
(continua)
Oggi e' il giorno dell'installazione quindi io e il Boss siamo partiti allegramente e, fra una chiacchiera e l'altra, siamo arrivati a destinazione.
C'e' da dire che il chilometro circa di strada fatto portando (io) uno scatolone con dentro il bagaglio, il Ruckus Zone Director, tre access point, uno switch a 24 porte e un Watchguard (piu' cavi di alimentazione e trasformatori vari) mi ha fatto bestemmiare non poco ma lasciamo stare.
Sul posto, incontriamo i tecnici del CED. Dico "tecnici del CED" perche' questi tizi si sono presentati come "tecnici" ed erano in un ufficio con la targhetta "CED" sulla porta.
Io: Dove dobbiamo installare il tutto?
Tecnico utOnto1: (indicando un mobile) Qui sopra.
Io: Ok. Boss, procedo?
Boss: Procedi.
Da quando ho aperto lo scatolone a quanto ho collegato l'ultimo filo saranno passati sei, forse sette minuti.
Io: (rivolto al Boss) Finito.
Boss: Perfetto, piazziamo gli access point e poi verifichiamo la copertura.
Tempo dieci minuti scarsi, gli access point sono installati.
Per capire meglio la situazione, dovete sapere che uno solo di questi tre access point e' stato collegato da Tecnico utOnto1 e Tecnico utOnto2, gli altri due li abbiamo montati io e il Boss.
Io: (rivolto al Boss) Testiamo la connettivita'?
Boss: Tu di la', io di qua.
Dopo aver passato tutto l'edificio, ci ritroviamo nell'ingresso per scoprire che l'access point a poca distanza da noi non manda un gran segnale. Dove dovrebbero esserci cinque tacche su cinque, ne abbiamo una. Scarsa.
Io: Umh... strano.
Boss: Puoi collegarti a quell'access point?
Io: Non da qua, posso farlo dal CED visto che e' su una sottorete differente.
Boss: Aspetta (poi, rivolto a Tu1) di sopra e' collegato tutto correttamente?
Tu1: Si, assolutamente.
Io: Tanto per essere sicuri. Siete certi al 100% che sia tutto collegato correttamente?
Tu1: Si.
Boss: Fai un salto nel CED e verifica perche' questo qua non ha segnale. Chiamami quando sei li' che facciamo qualche prova.
Corro nel CED, mi collego all'interfaccia e scopro che l'access point non e' registrato. Le cose sono due:
- Si e' bruciato nel tragitto per venire qui (visto che funzionava perfettamente in ufficio);
- C'e' qualcosa che non va nel collegamento fatto dai tecnici.
Io: (penso) E' ora di verificare che vada tutto bene nei collegamenti.
Tempo venti secondi e scopro il primo casino. Anziche' collegare, come avevamo detto, l'access point allo switch, Tu1 e Tu1 l'hanno collegato a un'interfaccia a caso del Watchguard.
Per capire bene l'assurdita' della cosa, vi incollo due immagini. La prima e' lo switch nel quale gli abbiamo chiesto di collegare il cavo, la seconda il Watchguard cioe' un firewall. Posso capire che un normale utOnto/utEnte non capisca la differenza fra i due apparati ma un tecnico di un CED...
Ah, fra l'altro, vorrei sapere perche' se dico "collega il cavo allo switch blu Cisco" uno poi lo collega a un Watchguard rosso.
Io: (penso) Grazie al [organo genitale maschile, volgarmente detto] che non funziona.
Chiamo il Boss.
Io: Penso di aver trovato il problema.
Boss: Sarebbe.
Io: (guardando Tu2 a pochi passi da me) Te lo dico dopo. Intanto mi fai sapere se la situazione e' migliorata?
Boss: Umh... no, sempre uguale.
Io: Qua e' tutto in ordine a livello di cablaggi.
Boss: Non e' che e' saltato l'access point?
Io: Ne dubito MOLTO fortemente.
Boss: Aspetta.
A questo punto il Boss si e' guardato attorno e da buon ex-tecnico qual e', ha subito pensato a una cosa.
Boss: Cambio il loro cavo di rete e ne uso uno dei nostri. Ti richiamo fra qualche minuto.
Io: Ok.
Tempo trenta secondi e vedo l'access point tornare in linea.
Dopo poco, mi richiama il Boss.
Boss: Immagino che ora funziona correttamente visto che qua ho cinque tacche piene.
Io: Gia'.
Boss: Scendi giu' che andiamo via.
Tempo dell'installazione e del collegamento degli access point: 15 minuti circa, diciamo 20 per stare sul largo.
Tempo per capire che i due "tecnici" non sapevano fare il loro lavoro: 1 ora e 30.
E se pensate che sia finita qui dovete leggere quello che e' successo il giorno dopo.
(continua)
venerdì 21 dicembre 2012
Anche i tecnici piangono
Noto con piacere che oggi dovrebbe esserci la fine del mondo se stiamo a sentire i Maya e direi che, vista la storia che mi appresto a scrivere, non potevo scegliere data migliore.
Si va a iniziare.
Sono le dieci circa di un piovoso mattino di meta' aprile quando il Boss mi chiama a rapporto.
Boss: Hai presente il sistema Ruckus con [sistema non esattamente splendido] che abbiamo usato tempo fa per quella cosa nel teatro?
Io: Si (penso) purtroppo.
Boss: Dovresti rimettere in piedi tutto il sistema, configurarlo esattamente come allora perche' lunedi' prossimo dobbiamo andarlo a reinstallare nello stesso teatro.
Io: Per Ruckus non c'e' problema, per l'altro affare invece non abbiamo configurazioni salvate.
Boss: Come mai?
Io: Perche' quando abbiamo finito sia tu che io lo volevamo usare per il tiro al piattello.
Boss: Ok, cerca di metterci meno tempo possibile.
Pieno di belle speranze (e del biglietto da visita con indirizzo di posta E cellulare del tecnico straniero che fornisce assistenza per quello che d'ora in poi chiamaro' "il bagaglio"), inizio il lavoro.
Lato Ruckus zero problemi. Configuro gli access point, li collego allo Zone Director, imposto altri parametri e verifico che tutto funzioni bene.
Io: (penso) Ottimo, nessun problema. Passiamo al bagaglio.
Collego l'apparato al Ruckus e lo accendo. Ora, in via teorica, questo bagaglio dovrebbe aver tenuto i parametri della volta scorsa (indirizzo IP, login e password tanto per dirne tre).
Si, come no.
Guarda Bitmover, c'e' un drago rosso che sputa fiamme nel cielo.
Apro il browser, provo a collegarmi a [IP del bagaglio] ma mi becco un bel timeout.
Verifico l'indirizzo IP, pulisco la ARP table tanto per stare sul sicuro e rilancio il collegamento ma mi becco nuovamente lo stesso errore.
Io: (penso) Ok, vai col reset.
Piu' facile a dirsi che a farsi considerando che il bagaglio NON HA un pulsante di reset e, accensione a parte, non esistono altre cose da premere quindi le possibilita' sono due:
Il giorno dopo mi arriva la risposta con la (sarcasmo) semplice (/sarcasmo) procedura.
Prima di tutto devo prendere una chiavetta USB da almeno 2 GB quindi la devo formattare con un programma reperibile presso il server FTP dell'azienda. Fatto questo basta scaricare una semplice immaginetta da 1.7GB circa e caricarla sulla chiavetta, sempre mediante lo stesso software. Una volta pronta, basta inserirla nell'apparato, accenderlo e aspettare.
Nulla di complesso.
Guarda Bitmover, il drago rosso di prima e' inseguito da uno d'oro.
Non essendo in ufficio (sono in telelavoro oggi) riporto la procedura a [collega] chiedendo la cortesia di resettare il bagaglio.
Qualche minuto dopo mi arriva la conferma dell'avvenuto reset.
Apro il browser, provo a collegarmi a [IP del bagaglio]e indovinate un po'? Gia', ancora timeout.
Chiamo il collega.
Collega: Si?
Io: Ciao, potresti verificare che quel bagaglio sia collegato correttamente all'interfaccia del firewall?
Collega: Attimo.
Qualche attimo dopo...
Collega: Si, e' collegato.
Io: Strano, se si e' resettato correttamente dovrebbe prendere l'indirizzo IP dal DHCP ma non lo vedo.
Collega: Se vuoi posso provare a resettartelo nuovamente.
Io: Prova ma ci credo poco.
Collega: Anch'io. Ti faccio sapere.
Ovviamente, la procedura e' servita molto poco ragion per cui piglio il treno e mi reco in ufficio (ricordate che oggi dovevo essere in telelavoro, vero?).
Appena arrivo noto subito una cosa che mi fa storcere il naso: il bagaglio NON e' collegato al firewall ma a uno switch che, essendo installato per un test locale, non va da nessuna parte. Questo [collega] lo sa ma probabilmente, essendo preso da dodicimila cose, gli e' passato di mente.
Amen.
Collego il bagaglio correttamente al firewall, lo spengo e lo riaccendo (tanto per stare sul sicuro) e aspetto qualche minuto. Provo a ricollegarmi ma mi becco ancora un timeout.
Io: (penso) Ok, e' il momento di collegare un monitor a questo affare.
Spengo il bagaglio, collego il monitor, accendo il bagaglio.
All'avvio, mi appare un menu' nel quale mi viene richiesto "con quale device voglio fare il boot? Il disco primario o quello USB con dentro l'immagine di reset?".
Provate un po' a indovinare qual e' quello di default?
Dopo aver avviato A MANO dal disco USB, la procedura di reset viene completata correttamente e io posso iniziare (sarcasmo) con tanta gioia e felicita' (/sarcasmo) la configurazione del bagaglio.
Tanto ormai il peggio e' passato.
(continua lunedi'... se oggi non finisce il mondo)
Si va a iniziare.
Sono le dieci circa di un piovoso mattino di meta' aprile quando il Boss mi chiama a rapporto.
Boss: Hai presente il sistema Ruckus con [sistema non esattamente splendido] che abbiamo usato tempo fa per quella cosa nel teatro?
Io: Si (penso) purtroppo.
Boss: Dovresti rimettere in piedi tutto il sistema, configurarlo esattamente come allora perche' lunedi' prossimo dobbiamo andarlo a reinstallare nello stesso teatro.
Io: Per Ruckus non c'e' problema, per l'altro affare invece non abbiamo configurazioni salvate.
Boss: Come mai?
Io: Perche' quando abbiamo finito sia tu che io lo volevamo usare per il tiro al piattello.
Boss: Ok, cerca di metterci meno tempo possibile.
Pieno di belle speranze (e del biglietto da visita con indirizzo di posta E cellulare del tecnico straniero che fornisce assistenza per quello che d'ora in poi chiamaro' "il bagaglio"), inizio il lavoro.
Lato Ruckus zero problemi. Configuro gli access point, li collego allo Zone Director, imposto altri parametri e verifico che tutto funzioni bene.
Io: (penso) Ottimo, nessun problema. Passiamo al bagaglio.
Collego l'apparato al Ruckus e lo accendo. Ora, in via teorica, questo bagaglio dovrebbe aver tenuto i parametri della volta scorsa (indirizzo IP, login e password tanto per dirne tre).
Si, come no.
Guarda Bitmover, c'e' un drago rosso che sputa fiamme nel cielo.
Apro il browser, provo a collegarmi a [IP del bagaglio] ma mi becco un bel timeout.
Verifico l'indirizzo IP, pulisco la ARP table tanto per stare sul sicuro e rilancio il collegamento ma mi becco nuovamente lo stesso errore.
Io: (penso) Ok, vai col reset.
Piu' facile a dirsi che a farsi considerando che il bagaglio NON HA un pulsante di reset e, accensione a parte, non esistono altre cose da premere quindi le possibilita' sono due:
- C'e' un qualche tipo di procedura a me sconosciuta per eseguire il reset;
- Bisogna farlo da dentro l'interfaccia web.
Il giorno dopo mi arriva la risposta con la (sarcasmo) semplice (/sarcasmo) procedura.
Prima di tutto devo prendere una chiavetta USB da almeno 2 GB quindi la devo formattare con un programma reperibile presso il server FTP dell'azienda. Fatto questo basta scaricare una semplice immaginetta da 1.7GB circa e caricarla sulla chiavetta, sempre mediante lo stesso software. Una volta pronta, basta inserirla nell'apparato, accenderlo e aspettare.
Nulla di complesso.
Guarda Bitmover, il drago rosso di prima e' inseguito da uno d'oro.
Non essendo in ufficio (sono in telelavoro oggi) riporto la procedura a [collega] chiedendo la cortesia di resettare il bagaglio.
Qualche minuto dopo mi arriva la conferma dell'avvenuto reset.
Apro il browser, provo a collegarmi a [IP del bagaglio]e indovinate un po'? Gia', ancora timeout.
Chiamo il collega.
Collega: Si?
Io: Ciao, potresti verificare che quel bagaglio sia collegato correttamente all'interfaccia del firewall?
Collega: Attimo.
Qualche attimo dopo...
Collega: Si, e' collegato.
Io: Strano, se si e' resettato correttamente dovrebbe prendere l'indirizzo IP dal DHCP ma non lo vedo.
Collega: Se vuoi posso provare a resettartelo nuovamente.
Io: Prova ma ci credo poco.
Collega: Anch'io. Ti faccio sapere.
Ovviamente, la procedura e' servita molto poco ragion per cui piglio il treno e mi reco in ufficio (ricordate che oggi dovevo essere in telelavoro, vero?).
Appena arrivo noto subito una cosa che mi fa storcere il naso: il bagaglio NON e' collegato al firewall ma a uno switch che, essendo installato per un test locale, non va da nessuna parte. Questo [collega] lo sa ma probabilmente, essendo preso da dodicimila cose, gli e' passato di mente.
Amen.
Collego il bagaglio correttamente al firewall, lo spengo e lo riaccendo (tanto per stare sul sicuro) e aspetto qualche minuto. Provo a ricollegarmi ma mi becco ancora un timeout.
Io: (penso) Ok, e' il momento di collegare un monitor a questo affare.
Spengo il bagaglio, collego il monitor, accendo il bagaglio.
All'avvio, mi appare un menu' nel quale mi viene richiesto "con quale device voglio fare il boot? Il disco primario o quello USB con dentro l'immagine di reset?".
Provate un po' a indovinare qual e' quello di default?
Dopo aver avviato A MANO dal disco USB, la procedura di reset viene completata correttamente e io posso iniziare (sarcasmo) con tanta gioia e felicita' (/sarcasmo) la configurazione del bagaglio.
Tanto ormai il peggio e' passato.
(continua lunedi'... se oggi non finisce il mondo)
mercoledì 19 dicembre 2012
lunedì 17 dicembre 2012
E' piu' forte di loro
Io non so piu' cosa pensare delle persone con cui ho a che fare. Sembra che piu' passa il tempo piu' l'intelligenza sfugga, tipo virus, al loro controllo. Il problema e' che questa intelligenza fuggente non infetta altre persone ma scappa e basta.
E' un piovoso pomeriggio di inizio aprile quando squilla il telefono.
Io: Buonasera, sono [io] di [nome ditta].
utOnta: Ciao, sono [utOnta]. Abbiamo un problema con il gruppo di continuita'.
Io: Del tipo?
utOnta: E' gia' da una ventina di minuti che sta facendo dei "beep" e non vuole smettere. Sta diventando un po' fastidioso.
Visto che questo cliente ha tutto in un openspace, server e UPS compresi, non ne dubito.
Io: Potresti controllare che la spina della corrente del gruppo di continuita' sia collegata bene al muro?
utOnta: Si, ci ho gia' guardato.
Io: Potresti fare un altro controllo, giusto per stare sul sicuro (penso) e visto che conosco i miei polli.
utOnta: Un attimo.
Qualche attimo dopo...
utOnta: E' collegata bene.
Io: Per come la vedo io puoi risolvere in due modi. Il primo e' che tieni la situazione cosi' come sta, suono incluso, finche' non ti mandiamo una batteria in sostituzione. Considera che la batteria e' da ordinare e non penso che prima di quattro, cinque giorni riusciamo ad averla.
utOnta: E la seconda soluzione?
Io: Questa e' un po' piu' complessa dal punto di vista tecnico. Si tratterebbe di staccare il gruppo di continuita' e collegare tutte i cavi elettrici direttamente al muro.
utOnta: Vada per questa.
Io: Ti e' chiara la procedura? Vuoi per sicurezza che ti rispieghi qualcosa?
utOnta: No, no. Chiarissimo.
Io: Vuoi che ti segua passo passo mentre lo fai?
utOnta: No, non c'e' bisogno.
Io: Ricorda, quando stacchi il gruppo di continuita', di spegnerlo dal pulsante anteriore altrimenti continua a suonare finche' dura la batteria.
utOnta: Ok.
Dopo circa un'oretta, durante la quale non sento nessuno, decido che e' il caso di sentire come va.
Io: Ciao, ti chiamo per il gruppo di continuita'.
utOnta: Fatto. Abbiamo staccato il gruppo e collegato i cavi.
Io: Perfetto. Alla prima occasione se ci fate avere il gruppo (questa azienda e' a circa 250km da noi quindi non esattamente "a portata di mano") gli diamo un'occhiata.
utOnta: D'accordo.
Ingenuamente, penso sia finita li' ma dopo un'altra oretta il nostro sistema di monitoraggio ci avverte che tutta l'azienda e' andata fuori linea.
Per tagliare la testa al toro, chiamo la titolare - che chiamero' utOnta Titolare - direttamente al cellulare aziendale.
uT: Si?
Io: Ciao, sono [io] di [nome ditta]. Ti chiamo perche' il nostro sistema di monitoraggio ha rilevato tutti i PC fuori linea.
uT: Si, qua si e' spento tutto. Se puo' esserti utile, pero', sappi che c'e' un temporale molto forte. Il gruppo di continuita' ha continuato a suonare per un po' poi si e' spento e insieme a lui si e' spento tutto il resto.
Io: Cosa vuol dire "insieme a lui"? Non avete scollegato il gruppo di continuita' e collegato i cavi degli apparati al muro?
uT: No, abbiamo staccato la spina del gruppo di continuita' dal muro.
Io: E basta?
uT: Si.
Ecco, cosa dovrei dire ora? Questi due scienziati, nonostante quello che avevo detto, hanno semplicemente staccato la spina del gruppo di continuita' dal muro e visto che tanto stava facendo dei "beep", non hanno notato, ovviamente, la differenza.
Io: Facciamo una cosa, ricolleghiamo tutto quanto com'era prima (penso) cosa difficilissima visto che c'e' da inserire un cavo nella presa nel muro (dico) e vediamo se si riprende.
uT: Un attimo.
Alcuni minuti dopo, Odino solo sa perche' e' servito tutto questo tempo per collegare UN cavo in UNA presa elettrica in un muro, uT torna al telefono.
uT: Fatto. Fra l'altro e' strano ma ora il gruppo non emette piu' suoni.
Io: Meglio cosi'.
Ma perche' spreco tempo a far controllare DUE VOLTE che un dannato cavo elettrico sia collegato a una stramaledetta presa in un cavolo di muro?
E' un piovoso pomeriggio di inizio aprile quando squilla il telefono.
Io: Buonasera, sono [io] di [nome ditta].
utOnta: Ciao, sono [utOnta]. Abbiamo un problema con il gruppo di continuita'.
Io: Del tipo?
utOnta: E' gia' da una ventina di minuti che sta facendo dei "beep" e non vuole smettere. Sta diventando un po' fastidioso.
Visto che questo cliente ha tutto in un openspace, server e UPS compresi, non ne dubito.
Io: Potresti controllare che la spina della corrente del gruppo di continuita' sia collegata bene al muro?
utOnta: Si, ci ho gia' guardato.
Io: Potresti fare un altro controllo, giusto per stare sul sicuro (penso) e visto che conosco i miei polli.
utOnta: Un attimo.
Qualche attimo dopo...
utOnta: E' collegata bene.
Io: Per come la vedo io puoi risolvere in due modi. Il primo e' che tieni la situazione cosi' come sta, suono incluso, finche' non ti mandiamo una batteria in sostituzione. Considera che la batteria e' da ordinare e non penso che prima di quattro, cinque giorni riusciamo ad averla.
utOnta: E la seconda soluzione?
Io: Questa e' un po' piu' complessa dal punto di vista tecnico. Si tratterebbe di staccare il gruppo di continuita' e collegare tutte i cavi elettrici direttamente al muro.
utOnta: Vada per questa.
Io: Ti e' chiara la procedura? Vuoi per sicurezza che ti rispieghi qualcosa?
utOnta: No, no. Chiarissimo.
Io: Vuoi che ti segua passo passo mentre lo fai?
utOnta: No, non c'e' bisogno.
Io: Ricorda, quando stacchi il gruppo di continuita', di spegnerlo dal pulsante anteriore altrimenti continua a suonare finche' dura la batteria.
utOnta: Ok.
Dopo circa un'oretta, durante la quale non sento nessuno, decido che e' il caso di sentire come va.
Io: Ciao, ti chiamo per il gruppo di continuita'.
utOnta: Fatto. Abbiamo staccato il gruppo e collegato i cavi.
Io: Perfetto. Alla prima occasione se ci fate avere il gruppo (questa azienda e' a circa 250km da noi quindi non esattamente "a portata di mano") gli diamo un'occhiata.
utOnta: D'accordo.
Ingenuamente, penso sia finita li' ma dopo un'altra oretta il nostro sistema di monitoraggio ci avverte che tutta l'azienda e' andata fuori linea.
Per tagliare la testa al toro, chiamo la titolare - che chiamero' utOnta Titolare - direttamente al cellulare aziendale.
uT: Si?
Io: Ciao, sono [io] di [nome ditta]. Ti chiamo perche' il nostro sistema di monitoraggio ha rilevato tutti i PC fuori linea.
uT: Si, qua si e' spento tutto. Se puo' esserti utile, pero', sappi che c'e' un temporale molto forte. Il gruppo di continuita' ha continuato a suonare per un po' poi si e' spento e insieme a lui si e' spento tutto il resto.
Io: Cosa vuol dire "insieme a lui"? Non avete scollegato il gruppo di continuita' e collegato i cavi degli apparati al muro?
uT: No, abbiamo staccato la spina del gruppo di continuita' dal muro.
Io: E basta?
uT: Si.
Ecco, cosa dovrei dire ora? Questi due scienziati, nonostante quello che avevo detto, hanno semplicemente staccato la spina del gruppo di continuita' dal muro e visto che tanto stava facendo dei "beep", non hanno notato, ovviamente, la differenza.
Io: Facciamo una cosa, ricolleghiamo tutto quanto com'era prima (penso) cosa difficilissima visto che c'e' da inserire un cavo nella presa nel muro (dico) e vediamo se si riprende.
uT: Un attimo.
Alcuni minuti dopo, Odino solo sa perche' e' servito tutto questo tempo per collegare UN cavo in UNA presa elettrica in un muro, uT torna al telefono.
uT: Fatto. Fra l'altro e' strano ma ora il gruppo non emette piu' suoni.
Io: Meglio cosi'.
Ma perche' spreco tempo a far controllare DUE VOLTE che un dannato cavo elettrico sia collegato a una stramaledetta presa in un cavolo di muro?
venerdì 14 dicembre 2012
Quando l'intelligenza e' un optional
Non mi era mai successo di far salire la barra "odio" di 99 tacche tutte in una volta sola ma l'utOnto Tecnico che mi ha appena inviato alcune mail ci e' riuscito. Quando la barra dell'odio arriva a 100 vengono demoliti tutti i filtri che mi impediscono di rispondere come vorrei, per chi se lo stesse chiedendo.
Il problema e' nato da un aggiornamento eseguito alle 17:30 di ieri sul programma installato su un server di un nostro cliente. Il suddetto programma non l'abbiamo creato noi, non lo gestiamo noi ma per qualche motivo a me sconosciuto ci dobbiamo occupare degli aggiornamenti.
Ne avevo gia' parlato in questo post.
E il tecnico di riferimento e' sempre quello.
Dopo aver copiato i file richiesti, ho lanciato lo script SQL che, pero', mi ha generato un errore. Visto che in questo caso, lo script modifica semplicemente il numero di versione installata, non e' un gran problema. Basta avvertire il cliente che comunque l'aggiornamento e' stato installato e via che si va.
Per correttezza, comunque, riporto la cosa al supporto tecnico dell'azienda.
Vai a fare del bene...
**********************************
From: Io
To: Supporto Tecnico [software]
Subject: Errore nell'esecuzione dello script SQL
Body: Buonasera, presso [cliente] abbiamo aggiornato l'applicazione [nome applicazione] pochi minuti fa all'ultima versione disponibile ovvero [numero versione]. Lo script SQL ha restituito questo errore: [errore script SQL]. Le allego anche lo screenshot del Query Analyzer nel caso in cui possa esserle utile. Cordiali saluti, [io].
**********************************
Questa mattina, verso le 9:30, ricevo una mail dall'utOnto Tecnico di cui vi ho parlato.
**********************************
From:utOnto Tecnico
To: Io
Subject: Re: Errore nell'esecuzione dello script SQL
Body: Buongiorno, direi che e' il solito errore. Il comando non viene eseguito nel database corretto che e' [nome database].
**********************************
La risposta avrebbe anche senso se non fosse per il fatto che nell'immagine che ho allegato alla mia prima mail e' presente anche il nome del database sul quale ho eseguito la query che, guarda a caso, e' proprio [nome database] ovvero quello giusto.
Rispondo al soggetto.
**********************************
From: Io
To: utOnto Tecnico
Subject: Re: Errore nell'esecuzione dello script SQL
Body: Buongiorno, se apre l'immagine allegata, puo' vedere che il database e' quello corretto. Cordiali saluti, [io].
**********************************
Penso sia finita li' e invece...
**********************************
From: utOnto Tecnico
To: Io
Subject: Re: Errore nell'esecuzione dello script SQL
Body: OK, qui siamo alle solite. Il comando e' stato eseguito presso altre trenta installazioni. Non so sinceramente come opera lei. Non posso darle assistenza immediata ma questo script SQL non influisce sul lavoro del cliente.
**********************************
"Qui siamo alle solite" e "non so sinceramente come opera lei" detto da un "tecnico" che non sa (leggetevi la storia precedente se non mi credete) quale sistema operativo sta utilizzando e non sa neppure dove guardare per capirlo non mi piace per niente.
Prima mail di risposta (riporto solo il corpo del messaggio):
Caro idiota, uno che non sa distinguere un Windows 2000 da un Windows Server 2008 potrebbe evitare di dire cose tipo "qui siamo alle solite". Distinti saluti.
Io: (penso) Meglio di no.
Cancello la mail e ne preparo un'altra.
Seconda mail di risposta:
Buongiorno, trovo particolarmente offensiva la frase "qui siamo alle solite" specialmente visto che viene detta da un tizio che si spaccia per tecnico e non sa neppure su quale sistema operativo sta lavorando.
Io: (penso, dopo DIVERSI secondi di dubbio) Cancelliamo anche questa che e' meglio.
Questa e' la mail che alla fine ho inviato.
**********************************
From: Io
To: utOnto Tecnico
Subject: re: Errore nell'esecuzione dello script SQL
Body: Buongiorno, ho gia' informato [cliente] che l'aggiornamento e' stato eseguito. Io le ho riportato semplicemente l'errore che il vostro script SQL ha generato pensando di fare una cortesia. Visto che non sa come "opero io", posso dirle che ho eseguito la query sul database [nome database] come al solito utilizzando gli stessi strumenti che negli aggiornamenti passati sono sempre andati a buon fine. Mi fa piacere, comunque, che questo aggiornamento sia stato eseguito correttamente su altre trenta installazioni ma sfortunatamente a noi ha generato l'errore che vi ho segnalato. Se non lo ritiene importante perche' modifica solamente il numero della versione, puo' tranquillamente ignorare questa mail. Cordiali saluti, [io].
**********************************
Questa volta vi assicuro che e' stato MOLTO difficile non insultare questa persona. La mia barra "odio" e' a 99 tacche su 100. Se mi arriva un'altra mail come quella precedente, abbatto i filtri e gli rispondo come avrei gia' voluto fare.
Il problema e' nato da un aggiornamento eseguito alle 17:30 di ieri sul programma installato su un server di un nostro cliente. Il suddetto programma non l'abbiamo creato noi, non lo gestiamo noi ma per qualche motivo a me sconosciuto ci dobbiamo occupare degli aggiornamenti.
Ne avevo gia' parlato in questo post.
E il tecnico di riferimento e' sempre quello.
Dopo aver copiato i file richiesti, ho lanciato lo script SQL che, pero', mi ha generato un errore. Visto che in questo caso, lo script modifica semplicemente il numero di versione installata, non e' un gran problema. Basta avvertire il cliente che comunque l'aggiornamento e' stato installato e via che si va.
Per correttezza, comunque, riporto la cosa al supporto tecnico dell'azienda.
Vai a fare del bene...
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From: Io
To: Supporto Tecnico [software]
Subject: Errore nell'esecuzione dello script SQL
Body: Buonasera, presso [cliente] abbiamo aggiornato l'applicazione [nome applicazione] pochi minuti fa all'ultima versione disponibile ovvero [numero versione]. Lo script SQL ha restituito questo errore: [errore script SQL]. Le allego anche lo screenshot del Query Analyzer nel caso in cui possa esserle utile. Cordiali saluti, [io].
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Questa mattina, verso le 9:30, ricevo una mail dall'utOnto Tecnico di cui vi ho parlato.
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From:utOnto Tecnico
To: Io
Subject: Re: Errore nell'esecuzione dello script SQL
Body: Buongiorno, direi che e' il solito errore. Il comando non viene eseguito nel database corretto che e' [nome database].
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La risposta avrebbe anche senso se non fosse per il fatto che nell'immagine che ho allegato alla mia prima mail e' presente anche il nome del database sul quale ho eseguito la query che, guarda a caso, e' proprio [nome database] ovvero quello giusto.
Rispondo al soggetto.
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From: Io
To: utOnto Tecnico
Subject: Re: Errore nell'esecuzione dello script SQL
Body: Buongiorno, se apre l'immagine allegata, puo' vedere che il database e' quello corretto. Cordiali saluti, [io].
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Penso sia finita li' e invece...
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From: utOnto Tecnico
To: Io
Subject: Re: Errore nell'esecuzione dello script SQL
Body: OK, qui siamo alle solite. Il comando e' stato eseguito presso altre trenta installazioni. Non so sinceramente come opera lei. Non posso darle assistenza immediata ma questo script SQL non influisce sul lavoro del cliente.
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"Qui siamo alle solite" e "non so sinceramente come opera lei" detto da un "tecnico" che non sa (leggetevi la storia precedente se non mi credete) quale sistema operativo sta utilizzando e non sa neppure dove guardare per capirlo non mi piace per niente.
Prima mail di risposta (riporto solo il corpo del messaggio):
Caro idiota, uno che non sa distinguere un Windows 2000 da un Windows Server 2008 potrebbe evitare di dire cose tipo "qui siamo alle solite". Distinti saluti.
Io: (penso) Meglio di no.
Cancello la mail e ne preparo un'altra.
Seconda mail di risposta:
Buongiorno, trovo particolarmente offensiva la frase "qui siamo alle solite" specialmente visto che viene detta da un tizio che si spaccia per tecnico e non sa neppure su quale sistema operativo sta lavorando.
Io: (penso, dopo DIVERSI secondi di dubbio) Cancelliamo anche questa che e' meglio.
Questa e' la mail che alla fine ho inviato.
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From: Io
To: utOnto Tecnico
Subject: re: Errore nell'esecuzione dello script SQL
Body: Buongiorno, ho gia' informato [cliente] che l'aggiornamento e' stato eseguito. Io le ho riportato semplicemente l'errore che il vostro script SQL ha generato pensando di fare una cortesia. Visto che non sa come "opero io", posso dirle che ho eseguito la query sul database [nome database] come al solito utilizzando gli stessi strumenti che negli aggiornamenti passati sono sempre andati a buon fine. Mi fa piacere, comunque, che questo aggiornamento sia stato eseguito correttamente su altre trenta installazioni ma sfortunatamente a noi ha generato l'errore che vi ho segnalato. Se non lo ritiene importante perche' modifica solamente il numero della versione, puo' tranquillamente ignorare questa mail. Cordiali saluti, [io].
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Questa volta vi assicuro che e' stato MOLTO difficile non insultare questa persona. La mia barra "odio" e' a 99 tacche su 100. Se mi arriva un'altra mail come quella precedente, abbatto i filtri e gli rispondo come avrei gia' voluto fare.
mercoledì 12 dicembre 2012
lunedì 10 dicembre 2012
Il parcheggio
Proprio non riesco a capire per quale motivo alcuni esseri umani (o supposti tali) acquistino automobili di dimensioni superiori alle loro capacita' di guida e mentali. Mi riferisco soprattutto a quegli utOnti che, in preda a un qualche tipo di euforia, comprano SUV o similari quando invece dovrebbero puntare piu' a una Smart o addirittura a una bicicletta modello "Graziella".
Oggi, per esempio, dopo il lavoro ero in un negozio in attesa del mio turno quando all'esterno e' arrivata una donna su un SUV di dimensioni notevoli.
I dati da tenere in considerazione sono questi:
#1. utOnta si ferma in mezzo alla strada senza mettere la freccia per indicare l'intenzione di parcheggiare quindi, sempre parlando al telefono, si volta per osservare lo spazio fra le due vetture. Come ho gia' detto, il suddetto spazio e' stato misurato in seguito ed era circa 15 metri, piu' che abbondante per sistemare il SUV, la macchina del marito e probabilmente anche lo scooter del figlio.
#2. Il primo automobilista si ferma in attesa di capire cosa diavolo sta succedendo.
#3. utOnta si rende conto che, forse, e' una buona idea mettere la freccia ma sbaglia leva e fa partire il tergicristallo. Sempre parlando al telefono, ferma il tergicristallo e aziona la leva giusta.
#4. Un secondo automobilista arriva e si mette ad aspettare dietro al primo.
#5. utOnta, rigorosamente cellulare alla mano, ingrana la retromarcia e inizia a sterzare. Dopo circa due decimi di secondo, pero', controsterza e finisce il suo parcheggio nel mezzo della strada ben lontana dai segni del parcheggio sull'asfalto.
#6. Il secondo automobilista spara un colpo di clacson.
#7. utOnta alza la mano libera dal cellulare per scusarsi e riporta il SUV nella posizione originale pronta a eseguire un nuovo parcheggio.
#8. Il primo automobilista, intuendo probabilmente il soggetto, sospira e attende.
#9. utOnta ride al telefono e inizia a fare una seconda retromarcia. Questa volta, attende un decimo di secondo in piu' prima di controsterzare ma il risultato cambia di poco: meta' SUV e' dentro le righe del parcheggio ma l'altra meta' e' totalmente in mezzo alla strada. Scusandosi ancora, utOnta riporta il SUV in posizione.
#10. Arriva un terzo automobilista che, senza aspettare un attimo, si attacca al clacson modello "oddio, chi ha messo l'attack qui sopra?".
#11. utOnta, reduce dalle esperienze di parcheggio appena eseguite, capisce che deve attendere un po' prima di raddrizzare l'auto. Inizia a fare il parcheggio. Attende. Attende. Attende. Forse un po' troppo visto che per poco non si infila nella vetrina del negozio.
#12. Un vecchietto li' accanto tira due madonne all'utOnta che si scusa chiudendo finalmente la comunicazione e riportando la macchina in posizione.
#13. Coro di clacson modello "macchine degli amici degli sposi appena usciti dalla chiesa".
#14. utOnta inizia ad andare in panico e tenta un altro parcheggio mancando clamorosamente il bersaglio e sfiorando il primo automobilista che, seguendo l'esempio del vecchietto, lancia qualche madonna.
#15. Si ripete il coro di clacson modello "sta arrivando l'alieno cattivo e tu hai la macchina nel mezzo!".
#16. utOnta tenta un'ultima volta con il risultato del primo tentativo. Il 75% della macchina e' abbondantemente fuori dalle righe del parcheggio.
#17. utOnta guarda la fila chilometrica che si e' formata dietro di lei quindi pensa all'ipotesi di tentare un'altra volta.
#18. utOnta capisce, Odino solo sa come, che l'operazione va al di la' delle sue capacita' di guida quindi rinuncia, prende la borsetta e scende dalla macchina senza neanche mettere le quattro frecce.
#19. Gli automobilisti dietro di lei sono costretti a passare rasenti a una casa per poter proseguire.
#20. Quando e' arrivato il mio turno nel negozio, utOnta e' passata davanti alla vetrina massaggiandosi un orecchio. Ho avuto l'impressione che le stessero fischiando le orecchie. Mi sbagliero'...
Oggi, per esempio, dopo il lavoro ero in un negozio in attesa del mio turno quando all'esterno e' arrivata una donna su un SUV di dimensioni notevoli.
I dati da tenere in considerazione sono questi:
- utOnta e' alla guida di un SUV intenzionata a parcheggiare;
- Lo spazio fra la vettura davanti e quella dietro e' di circa 15 metri (misurati personalmente in seguito);
- utOnta e' impegnata in una conversazione al cellulare;
- La strada e' stretta, a una corsia.
#1. utOnta si ferma in mezzo alla strada senza mettere la freccia per indicare l'intenzione di parcheggiare quindi, sempre parlando al telefono, si volta per osservare lo spazio fra le due vetture. Come ho gia' detto, il suddetto spazio e' stato misurato in seguito ed era circa 15 metri, piu' che abbondante per sistemare il SUV, la macchina del marito e probabilmente anche lo scooter del figlio.
#2. Il primo automobilista si ferma in attesa di capire cosa diavolo sta succedendo.
#3. utOnta si rende conto che, forse, e' una buona idea mettere la freccia ma sbaglia leva e fa partire il tergicristallo. Sempre parlando al telefono, ferma il tergicristallo e aziona la leva giusta.
#4. Un secondo automobilista arriva e si mette ad aspettare dietro al primo.
#5. utOnta, rigorosamente cellulare alla mano, ingrana la retromarcia e inizia a sterzare. Dopo circa due decimi di secondo, pero', controsterza e finisce il suo parcheggio nel mezzo della strada ben lontana dai segni del parcheggio sull'asfalto.
#6. Il secondo automobilista spara un colpo di clacson.
#7. utOnta alza la mano libera dal cellulare per scusarsi e riporta il SUV nella posizione originale pronta a eseguire un nuovo parcheggio.
#8. Il primo automobilista, intuendo probabilmente il soggetto, sospira e attende.
#9. utOnta ride al telefono e inizia a fare una seconda retromarcia. Questa volta, attende un decimo di secondo in piu' prima di controsterzare ma il risultato cambia di poco: meta' SUV e' dentro le righe del parcheggio ma l'altra meta' e' totalmente in mezzo alla strada. Scusandosi ancora, utOnta riporta il SUV in posizione.
#10. Arriva un terzo automobilista che, senza aspettare un attimo, si attacca al clacson modello "oddio, chi ha messo l'attack qui sopra?".
#11. utOnta, reduce dalle esperienze di parcheggio appena eseguite, capisce che deve attendere un po' prima di raddrizzare l'auto. Inizia a fare il parcheggio. Attende. Attende. Attende. Forse un po' troppo visto che per poco non si infila nella vetrina del negozio.
#12. Un vecchietto li' accanto tira due madonne all'utOnta che si scusa chiudendo finalmente la comunicazione e riportando la macchina in posizione.
#13. Coro di clacson modello "macchine degli amici degli sposi appena usciti dalla chiesa".
#14. utOnta inizia ad andare in panico e tenta un altro parcheggio mancando clamorosamente il bersaglio e sfiorando il primo automobilista che, seguendo l'esempio del vecchietto, lancia qualche madonna.
#15. Si ripete il coro di clacson modello "sta arrivando l'alieno cattivo e tu hai la macchina nel mezzo!".
#16. utOnta tenta un'ultima volta con il risultato del primo tentativo. Il 75% della macchina e' abbondantemente fuori dalle righe del parcheggio.
#17. utOnta guarda la fila chilometrica che si e' formata dietro di lei quindi pensa all'ipotesi di tentare un'altra volta.
#18. utOnta capisce, Odino solo sa come, che l'operazione va al di la' delle sue capacita' di guida quindi rinuncia, prende la borsetta e scende dalla macchina senza neanche mettere le quattro frecce.
#19. Gli automobilisti dietro di lei sono costretti a passare rasenti a una casa per poter proseguire.
#20. Quando e' arrivato il mio turno nel negozio, utOnta e' passata davanti alla vetrina massaggiandosi un orecchio. Ho avuto l'impressione che le stessero fischiando le orecchie. Mi sbagliero'...
venerdì 7 dicembre 2012
9 is better than 10
A volte (da leggere come "praticamente sempre") i miei utOnti sono un pochino (da leggere come "troppo") pignoli. Quando poi si va a toccare il loro mondo fatto di tante piccole icone colorate scoppiano i casini.
Quello di oggi e' successo in seguito alla formattazione di un PC. Dopo aver eseguito il backup dei dati, formattato e reinstallato un Windows XP SP3 (parliamo di inizio marzo di quest'anno, per la cronaca) ho riportato il PC all'utOnta che lo gestisce e sono iniziati i problemi.
utOnta: Le icone, qua sul monitor, erano piu' piccole.
Io: Ok, un attimo.
Aumento la risoluzione da 1024x768 a 1280x1024.
Io: Cosi'?
utOnta: Umh... piu' o meno.
Io: Cosa vuol dire "piu' o meno"?
utOnta: Non mi ricordo esattamente ma per ora lascia cosi'. Pero'... (utOnta si allontana di un passo dal monitor) mi sembrano un po' sfocate.
Io: (penso) Cambiare oculista? (dico) Sono uguali a prima, fidati.
Fidarsi?
Ahahahahahahhahahahaha,
Ehm...
utOnta: Secondo me sono sfocate ma andiamo avanti. Puoi aprire la posta?
Doppio-clicco su Outlook.
utOnta: I caratteri delle mail non erano questi.
Io: Se hai fatto delle personalizzazioni (penso) e vorrei sapere come visto che non sai che differenza c'e' fra un mouse e il kebab (dico) quelle purtroppo bisogna che le ripristini da sola in quanto io posso impostare soltanto i caratteri standard.
utOnta mi guarda come se nel frattempo la mia pelle fosse diventata verde e gialla, mi fossero spuntate ali e coda e avessi iniziato a parlare con la voce di Candy Candy.
utOnta: Personalizzazioni?
Io: I caratteri della posta sono quelli standard.
utOnta: No.
A volte ali e coda servirebbero sul serio. Specialmente la coda di una Manticora.
Io: I caratteri sono quelli.
utOnta: No, mi sembrano... non so... diversi.
Io: (penso) E il tuo cervello che e' diverso (dico, sospirando) Com'erano prima?
utOnta: Non saprei.
Io: (penso) E allora cosa stra[organo genitale maschile, volgarmente detto] dici "sono diversi"? (dico) Fammi un esempio.
utOnta: Erano... non saprei... piu' chiari, meno tondi.
Ci manca solo che mi debba passare tutti i font creati dagli esseri umani per questa qua.
Io: (modificando totalmente a caso font e dimensioni) Cosi'?
utOnta: (scandalizzata) No, no, no, no.
Io: (tornando alla visualizzazione di prima, quella di default) Cosi'?
utOnta: Ecco, cosi' va meglio.
Ovvio.
utOnta: Potresti provare pero' un po' piu' piccoli?
Calo il font da 10 a 9.
utOnta: Umh... no, cosi' non va bene.
Riporto il font a 10.
utOnta: Ecco, perfetto.
Vogliamo discutere su come sia possibile, per un'utOnta di questo calibro, vedere DAVVERO la differenza di un [parola poco carina] pixel?
Lasciamo stare che e' meglio.
Io: C'e' altro?
utOnta: Si, quando apro i file Excel mi compare uno strano messaggio.
Doppio-clicco un file di Excel e per una volta non ha detto bugie: appare l'avviso delle macro.
Calo il livello di protezione, riapro il file e il messaggio e' sparito.
Si, so che non e' una buona procedura da fare ma non voglio ricevere dieci telefonate al giorno per "errori in Excel".
Io: Altro?
utOnta: No, grazie.
Questa tizia ha Avira che si aggiorna ogni 24 ore, un sistema antispam doppio costituito dai filtri di MDaemon e da quelli di Watchguard e ha pure l'antivirus di quest'ultimo che filtra la navigazione.
Accetto scommesse.
Quante ORE passeranno prima della prossima formattazione? :)
Quello di oggi e' successo in seguito alla formattazione di un PC. Dopo aver eseguito il backup dei dati, formattato e reinstallato un Windows XP SP3 (parliamo di inizio marzo di quest'anno, per la cronaca) ho riportato il PC all'utOnta che lo gestisce e sono iniziati i problemi.
utOnta: Le icone, qua sul monitor, erano piu' piccole.
Io: Ok, un attimo.
Aumento la risoluzione da 1024x768 a 1280x1024.
Io: Cosi'?
utOnta: Umh... piu' o meno.
Io: Cosa vuol dire "piu' o meno"?
utOnta: Non mi ricordo esattamente ma per ora lascia cosi'. Pero'... (utOnta si allontana di un passo dal monitor) mi sembrano un po' sfocate.
Io: (penso) Cambiare oculista? (dico) Sono uguali a prima, fidati.
Fidarsi?
Ahahahahahahhahahahaha,
Ehm...
utOnta: Secondo me sono sfocate ma andiamo avanti. Puoi aprire la posta?
Doppio-clicco su Outlook.
utOnta: I caratteri delle mail non erano questi.
Io: Se hai fatto delle personalizzazioni (penso) e vorrei sapere come visto che non sai che differenza c'e' fra un mouse e il kebab (dico) quelle purtroppo bisogna che le ripristini da sola in quanto io posso impostare soltanto i caratteri standard.
utOnta mi guarda come se nel frattempo la mia pelle fosse diventata verde e gialla, mi fossero spuntate ali e coda e avessi iniziato a parlare con la voce di Candy Candy.
utOnta: Personalizzazioni?
Io: I caratteri della posta sono quelli standard.
utOnta: No.
A volte ali e coda servirebbero sul serio. Specialmente la coda di una Manticora.
Io: I caratteri sono quelli.
utOnta: No, mi sembrano... non so... diversi.
Io: (penso) E il tuo cervello che e' diverso (dico, sospirando) Com'erano prima?
utOnta: Non saprei.
Io: (penso) E allora cosa stra[organo genitale maschile, volgarmente detto] dici "sono diversi"? (dico) Fammi un esempio.
utOnta: Erano... non saprei... piu' chiari, meno tondi.
Ci manca solo che mi debba passare tutti i font creati dagli esseri umani per questa qua.
Io: (modificando totalmente a caso font e dimensioni) Cosi'?
utOnta: (scandalizzata) No, no, no, no.
Io: (tornando alla visualizzazione di prima, quella di default) Cosi'?
utOnta: Ecco, cosi' va meglio.
Ovvio.
utOnta: Potresti provare pero' un po' piu' piccoli?
Calo il font da 10 a 9.
utOnta: Umh... no, cosi' non va bene.
Riporto il font a 10.
utOnta: Ecco, perfetto.
Vogliamo discutere su come sia possibile, per un'utOnta di questo calibro, vedere DAVVERO la differenza di un [parola poco carina] pixel?
Lasciamo stare che e' meglio.
Io: C'e' altro?
utOnta: Si, quando apro i file Excel mi compare uno strano messaggio.
Doppio-clicco un file di Excel e per una volta non ha detto bugie: appare l'avviso delle macro.
Calo il livello di protezione, riapro il file e il messaggio e' sparito.
Si, so che non e' una buona procedura da fare ma non voglio ricevere dieci telefonate al giorno per "errori in Excel".
Io: Altro?
utOnta: No, grazie.
Questa tizia ha Avira che si aggiorna ogni 24 ore, un sistema antispam doppio costituito dai filtri di MDaemon e da quelli di Watchguard e ha pure l'antivirus di quest'ultimo che filtra la navigazione.
Accetto scommesse.
Quante ORE passeranno prima della prossima formattazione? :)
mercoledì 5 dicembre 2012
Whisky
Ciao a tutti, scusate se in questo ultimo periodo sono stato poco presente sul blog, con i commenti e tutto il resto ma non e' un gran momento. Dopo la morte di Henoch avvenuta qualche mese fa, ho scoperto che a Whisky (un maschio di 2 anni e mezzo circa, piu' in basso una foto) rimane circa 1 mese di vita, se e' fortunato, perche' e' affetto da PIF (Peritonite Infettiva Felina, malattia attualmente incurabile). Ovviamente, visto che le cose devono sempre andare bene, ha anche la forma peggiore, quella che forma liquido nell'addome.
Al momento ho le lacrime agli occhi perche' so gia' che prima o poi entro 30 giorni stara' male e dovro' praticare ancora l'eutanasia. Sto ancora aspettando l'esito degli esami di FIV e FELV ma al 99% si tratta di PIF. A questo punto servirebbe solo un miracolo per ribaltare il parere dei due veterinari che ho interpellato.
Al momento ho le lacrime agli occhi perche' so gia' che prima o poi entro 30 giorni stara' male e dovro' praticare ancora l'eutanasia. Sto ancora aspettando l'esito degli esami di FIV e FELV ma al 99% si tratta di PIF. A questo punto servirebbe solo un miracolo per ribaltare il parere dei due veterinari che ho interpellato.
lunedì 3 dicembre 2012
Vieni avanti, utOnta
Io credo bisognerebbe iniziare ad ammettere che certe persone non sono abbastanza evolute per usare i PC. Sicuramente saranno molto piu' brave del sottoscritto in mille altre cose ma non con i PC.
No.
Neanche per sbaglio.
L'utOnta che mi ha contattato oggi e' un esempio perfetto.
Per capire la situazione, dovete sapere che questa tizia, per motivi che non voglio sapere, lavora meta' giornata in azienda e meta' a casa. Quando e' a casa, quindi, ha bisogno di collegarsi al suo PC in azienda per scaricare la posta, lavorare sui programmi interni, eccetera.
Sono le 17 circa quando suona il telefono.
Io: Buongiorno, sono [io] di [nome ditta].
utOnta: Ciao, sono [utOnta]. Ho un problema al PC.
Io: Del tipo?
utOnta: Non va Internet.
Io: La posta elettronica funziona?
utOnta: In ufficio?
Io: No, a casa.
utOnta: Non riesco a collegarmi a Internet.
Io: Quindi non va neanche la posta...
utOnta: No.
Io: No cosa?
utOnta: Internet non va.
Io: (penso) Calma, calma, meditazione zen, ohm... (dico) Lasciamo perdere. Vai su "start->esegui" e scrivi cmd, Como Milano Domodossola.
utOnta: Fatto.
Io: Nella finestra nera scrivi ping www.google.it e premi invio.
utOnta: Fatto, devo leggere tutto?
Io: No, solo i pacchetti persi.
utOnta: Zero.
Io: Perfetto, il collegamento a Internet funziona.
utOnta: No, Internet non va.
Ricordo che "Internet" per gli utOnti sono le pagine web e BASTA. Posta e altri strumenti online escono dal PC come per magia e si collegano tramite la telepatia di un gruppo di persone addetto a questo scopo.
Io: Mi scusi un attimo?
Dopo aver inspirato ed espirato sette/otto volte e aver fatto cosi' calare la barra "odio" di un paio di tacche, riprendo in mano la cornetta.
Io: Rieccomi, scusa per l'attesa. Vorrei verificare se ci sono problemi generali con il programma che usi per navigare su Internet. Potresti andare su un sito e vedere se si carica?
utOnta: Ci provo.
Io: www.[sito_software_connessione_remota].com
utOnta: Hai detto www.[sito_che_non_c'entra_un_tubo].com
Io: No. Ho detto www.[spelling_del_sito_giusto].com
utOnta: www.[spelling_del_sito_giusto_tranne_due_lettere].com non va.
Io: (penso) Arrivera' il 21 dicembre 2012 prima o poi (dico) No, ho detto www.[spelling_del_sito_giusto_per_l'ennesima_volta].com
utOnta: No, non si collega. Mi dice che non trova la pagina.
Io: (penso) Cari Maya, non e' che si potrebbe anticipare un po' la data dell'apocalisse? (dico) Vedo di collegarmi al tuo PC per fare delle verifiche.
Fortunatamente (presumo che Murphy si sia voltato verso qualche altro seguace) riesco ad attivare una connessione remota. Non appena lancio Internet Explorer capisco subito dove sta il problema. Come se ci fossero dubbi a riguardo, del resto.
Sei, dico SEI toolbar attive che riducono la finestra di navigazione alle dimensioni di un piccolo francobollo. Dopo aver segato via con una certa allegria le sei barre, la navigazione riprende a funzionare perfettamente.
Io: Fai qualche prova, cortesemente.
utOnta: Ok... si, direi che funziona. Grazie.
Io sono sempre piu' dell'idea che gli utOnti NON DEVONO ASSOLUTAMENTE essere amministratori delle loro macchine. Punto e basta. Prima o poi mi stara' a sentire qualcuno?
No.
Neanche per sbaglio.
L'utOnta che mi ha contattato oggi e' un esempio perfetto.
Per capire la situazione, dovete sapere che questa tizia, per motivi che non voglio sapere, lavora meta' giornata in azienda e meta' a casa. Quando e' a casa, quindi, ha bisogno di collegarsi al suo PC in azienda per scaricare la posta, lavorare sui programmi interni, eccetera.
Sono le 17 circa quando suona il telefono.
Io: Buongiorno, sono [io] di [nome ditta].
utOnta: Ciao, sono [utOnta]. Ho un problema al PC.
Io: Del tipo?
utOnta: Non va Internet.
Io: La posta elettronica funziona?
utOnta: In ufficio?
Io: No, a casa.
utOnta: Non riesco a collegarmi a Internet.
Io: Quindi non va neanche la posta...
utOnta: No.
Io: No cosa?
utOnta: Internet non va.
Io: (penso) Calma, calma, meditazione zen, ohm... (dico) Lasciamo perdere. Vai su "start->esegui" e scrivi cmd, Como Milano Domodossola.
utOnta: Fatto.
Io: Nella finestra nera scrivi ping www.google.it e premi invio.
utOnta: Fatto, devo leggere tutto?
Io: No, solo i pacchetti persi.
utOnta: Zero.
Io: Perfetto, il collegamento a Internet funziona.
utOnta: No, Internet non va.
Ricordo che "Internet" per gli utOnti sono le pagine web e BASTA. Posta e altri strumenti online escono dal PC come per magia e si collegano tramite la telepatia di un gruppo di persone addetto a questo scopo.
Io: Mi scusi un attimo?
Dopo aver inspirato ed espirato sette/otto volte e aver fatto cosi' calare la barra "odio" di un paio di tacche, riprendo in mano la cornetta.
Io: Rieccomi, scusa per l'attesa. Vorrei verificare se ci sono problemi generali con il programma che usi per navigare su Internet. Potresti andare su un sito e vedere se si carica?
utOnta: Ci provo.
Io: www.[sito_software_connessione_remota].com
utOnta: Hai detto www.[sito_che_non_c'entra_un_tubo].com
Io: No. Ho detto www.[spelling_del_sito_giusto].com
utOnta: www.[spelling_del_sito_giusto_tranne_due_lettere].com non va.
Io: (penso) Arrivera' il 21 dicembre 2012 prima o poi (dico) No, ho detto www.[spelling_del_sito_giusto_per_l'ennesima_volta].com
utOnta: No, non si collega. Mi dice che non trova la pagina.
Io: (penso) Cari Maya, non e' che si potrebbe anticipare un po' la data dell'apocalisse? (dico) Vedo di collegarmi al tuo PC per fare delle verifiche.
Fortunatamente (presumo che Murphy si sia voltato verso qualche altro seguace) riesco ad attivare una connessione remota. Non appena lancio Internet Explorer capisco subito dove sta il problema. Come se ci fossero dubbi a riguardo, del resto.
Sei, dico SEI toolbar attive che riducono la finestra di navigazione alle dimensioni di un piccolo francobollo. Dopo aver segato via con una certa allegria le sei barre, la navigazione riprende a funzionare perfettamente.
Io: Fai qualche prova, cortesemente.
utOnta: Ok... si, direi che funziona. Grazie.
Io sono sempre piu' dell'idea che gli utOnti NON DEVONO ASSOLUTAMENTE essere amministratori delle loro macchine. Punto e basta. Prima o poi mi stara' a sentire qualcuno?
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