Oggi e' stata una giornata allucinante iniziata malissimo ma, fortunatamente, conclusa un po' meglio. Alle 6:45 parto per accompagnare la mia dolce meta' in stazione. Quando esco in strada mi accorgo che c'e' un po' di ghiaccio ma non immaginavo che fosse modello "pista da pattinaggio". Monto in macchina tranquillo, parto a una velocita' massima di 30 all'ora e, alla prima curva, la macchina decide che e' meglio andare dritti verso il palo di acciaio/ferro/quello che e'. Nella mia immaginazione, mentre mi avvicinavo all'urto, ho immaginato che Murphy fermasse il tempo.
Io: Miracolo!
Murphy: Non proprio mio caro discepolo, non proprio.
Io guardo il palo a 2, massimo 3 cm dallo sportello destro dell'auto e poi Murphy.
Io: Ok, se mi salvi dall'urto cosa vuoi in cambio?
Murphy: La tua anima, ovvio.
Io: Ehm...
Murphy: Non dirmi che l'hai gia' venduta.
Io: Ehm...
Murphy: Umpf, che ne dici di una giornata difficile sul lavoro?
Io: E cosa cambierebbe dal solito?
Murphy: Uhm, una giornata particolarmente difficile prima e durante il lavoro?
Io guardo il palo nuovamente.
Io: Affare fatto!
Il tempo riprende a scorrere e, non so come, l'auto evita il palo fermandosi a 1 cm scarso (giuro, questa e' vera). Dopo aver lasciato la mia dolce meta' in stazione torno a casa e mi preparo a ripartire per l'ufficio. Viste le condizioni delle strade meglio giocare d'anticipo. Cosi' alle 7:30 circa parto, 20 minuti prima dell'orario standard.
Ora, per capirci, io abito a circa 5-6 minuti di macchina dall'ingresso del casello dell'autostrada ma quel giorno, ce ne ho messi 35. Una volta arrivato mi metto in fila con qualche decina (molte decine a dire il vero) di auto e aspetto ma nessuno si muove. Dopo cinque minuti penso sia il caso di domandare delucidazioni al casellante di turno.
Io: Senta ma com'e' la situazione?
Casellante: La situazione e' che l'autostrada e' chiusa perche' ci sono i mezzi spargisale in azione.
Io: E quando la riaprirete?
Casellante: Quando abbiamo finito.
Bon, e' ora di prendere la strada normale (tempo di percorrenza su strada normale da casa mia all'ufficio indicativamente un'ora). La gente, nonostante la strada fosse pulita e priva di ghiaccio, procedeva a passo d'uomo e quando, alle 10:45 ho varcato la soglia dell'ufficio dopo aver visto sette incidenti mi sono sentito un po' piu' sollevato. Il sollievo, ovviamente, e' durato molto poco.
Collega: Ben arrivato! Ti ha cercato [utOnta] di [nome ditta].
Io: Che voleva?
Collega: Un problema di un'icona sparita.
Io: Caffe' e poi la chiamo.
Un caffe' dopo...
utOnta: Si?
Io: Ciao, sono [io] di [nome ditta]. Mi hanno detto che ti e' sparita un'icona.
utOnta: Si, quella a forma di occhio.
Io: Bene, la cosa mi fa molto piacere, ma sarebbe piu' utile sapere COSA lanciava quell'icona.
utOnta: Ah, si, [nome programma]
Io: Ok, mi collego e ci guardo.
Io, nella mia ingenuita', penso sia nel cestino o in altre cartelle ma invece risulta proprio sparita. Normalmente non sarebbe un problema ricreare un'icona peccato che questa in particolare ha, all'interno, alcuni parametri da passare al programma per un collegamento a un database e io, a memoria, non me li ricordo di sicuro. Visto che la suddetta icona non l'ho fatta io e non ne sono neanche il responsabile, domando con chi devo sentire.
utOnta: Questo [numero di cellulare] e' il numero di [utOnto Tecnico]. Chiamalo e senti con lui.
Non mi resta che comporre il numero.
uT: Si?
Io: Salve sono [io] di [nome ditta]. La chiamo per conto di [cliente]. Ricorda il programma [nome programma]?
uT: Si...
Io: E' sparita l'icona dal desktop di [utOnta].
uT: Senta ora sto facendo una lezione possiamo risentirci oggi pomeriggio?
Io: Certamente.
uT: Ah, ha controllato che non sia nel cestino o in altre cartelle.
Io: Yes.
uT: Ok allora ci dobbiamo risentire.
Visto che devo fare passare un po' di tempo (2 ore piu' la pausa pranzo) mi metto a lavorare sul pc di utOnta per cercare di sistemare la cosa da solo.
Primo tentativo: Ripristino l'icona, ma non c'e' l'occhio come immagine. Chiedo all'utOnta qualche spiegazione su come funzionava il programma o, meglio, su cosa dovrebbe fare.
utOnta: Ehi, prima c'era l'occhio!
Io: Lascia perdere l'occhio e rispondi a quello che ti ho chiesto.
utOnta: Ok ma li' c'era un occhio, ne sono sicura.
Secondo tentativo: Faccio alcune prove e sembra quasi che vada bene, bisogna solo vedere come si comporta il programma con le varie funzioni. Chiedo all'utOnta di provarlo.
utOnta: Ehi, prima c'era l'occhio come icona!
Io: Lascia perdere quel (penso) [parola poco carina] di (dico) occhio e prova quel (penso) [altra parola poco carina] di (dico) programma.
utOnta: Ok ma li' c'era un occhio, ne sono sicura.
Terzo tentativo: Provo altri parametri nell'icona convinto che questa volta vada meglio e chiedo all'utOnta di provarlo ancora.
utOnta: Senti, non e' per insistere ma quell'icona era a forma di occhio!
Io: Ma vuoi lasciare perdere quella (penso) [parola poco carina] di (dico) icona? Quella te la cambio in tre secondi scarsi.
utOnta: Ok ma li' c'era un occhio, ne sono sicura.
E' il momento di lasciare perdere. Vedro' cosa mi dira' uT oggi pomeriggio. Dopo un lauto pranzo e due bottiglie di vino in quattro richiamo uT il quale mi chiede un paio di cose e cerca di spiegarmi come reimpostare la maledetta icona.
uT: Dopo aver impostato quello che ti ho detto basta che gli dai come ultimi parametri [login] e [password].
Io: Fatto ma quando lo lancio mi dice che non trova il database.
uT: Ok, prova a usare [altro database].
Io: Meglio, ma il login e' sbagliato.
uT: Usa [altra password].
Io: Decisamente meglio. Ora pero' mi restituisce un messaggio di errore del tipo "Applicazione non definita". Sarebbe?
uT: Non e' un problema mio.
Io: Eh? L'applicazione e' vostra, di certo il problema non e' mio.
uT: Secondo me e' un problema di permessi al database, controlla e richiamami.
E butta giu' senza darmi la possibilita' di rispondere. Come cavolo potra' essere un problema di permessi al database lo sa solo lui ma ho fatto 30 tanto vale fare 31. Dopo una veloce verifica scopro di avere ragione (ma va?) e l'utente in questione ha pieno accesso al database. Richiamo uT.
Io: Ciao sono di nuovo [io]. Senti, per quel probl...
uT: Senti, adesso non ho tempo. Sono impegnato con un altro progetto. Ciao.
E butta giu'. La cortesia prima di tutto eh? Visto che sono indeciso se richiamarlo in modalita' meno gentile o fare da solo sento il Boss cosa ne pensa.
Boss: Si, e' normale che si comporti cosi'.
Io: Intendi dire che e' uscito da un reparto psichiatrico e quello e' il primo lavoro che gli hanno offerto?
Boss: No, come ben sai [cliente] paga noi per la manutenzione della rete, dei pc e dei server, ma non paga loro per il programma che stai aggiustando quindi puoi capire la sua riluttanza nell'aiutarti.
Io: Posso anche capirla, ma non poteva dirmelo subito? Non so, qualcosa tipo "guarda, ti aiuterei volentieri ma visto che non ci pagano tocca che ti arrangi da solo". Inoltre vorrei farti notare che e' stato lui, questa mattina, a dirmi di richiamarlo nel pomeriggio.
Il Boss, semplicemente, ha alzato le spalle. Ok, e' ora di fare da soli. Dopo una ventina di minuti di ravanamenti e modifiche riesco a ripristinare la maledetta icona e l'utOnta e' felice che il suo occhio e' tornato dov'era prima.
utOnta: Hai poi chiamato [utOnto Tecnico]?
Io: Si ma non mi sono stati di grande aiuto sinceramente.
utOnta: Meglio cosi', ciao!
E butta giu'. Ora quel "meglio cosi'" sinceramente non l'ho capito (cioe' non so se utOnta stava prendendo in giro me o semplicemente, come credo, non mi stava ascoltando) ma visto come stava andando la giornata ho evitato di approfondire l'argomento.
lunedì 16 agosto 2010
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